|
|
Bompiani editore ha deciso di infiammare questo aprile pubblicando “Salvare il fuoco”, un romanzo di Guillermo Arriaga (scrittore, sceneggiatore e regista messicano), autore di lavori come “Il selvaggio”, “Il bufalo della notte”, “Pancho villa e lo Squadrone Ghigliottina” e altri.
Il racconto ha come protagonista Marina, una ballerina e coreografa molto gettonata, facente parte dell’alta società messicana: è sposata, ha tre figli e frequenta tutti i posti giusti, ma forse la sua vita non è così stimolante come vorrebbe. Un giorno viene sradicata dalla sua “zona di comfort” dal suo amico Bernardo, che la coinvolge in un progetto creativo nelle carceri del paese. Lui terrà un corso di scrittura creativa e lei insegnerà ai detenuti una delle sue coreografie più difficili. In questo contesto Marina conoscerà José Cuauhtémoc, un assassino, con il quale nascerà fin da subito un legame fortissimo, talmente potente da accendere un fuoco dentro di lei, quella fiamma che credeva essersi spenta da tempo. José risveglia in Marina la passione e la frenesia creativa, tanto che la donna arriva a commettere dei reati in nome di quel legame proibito. Marina e Josè non sono disposti a rinunciare a quel fuoco che non solo distrugge, ma purifica e mantiene viva la speranza. Il detenuto, però, è perseguitato dal suo passato omicida e, proprio nel corso di questa conoscenza, arriva un uomo bramoso di vendetta che inizia a ossessionare José, ma come può questo cacciatore assetato di sangue vendicarsi, se la sua preda è chiusa in gabbia?
