Home Articoli Rivista Idea La vaccinazione garantisce una nuova normalità

La vaccinazione garantisce una nuova normalità

Banca d’Alba mette a disposizione gli spazi e il personale qualificato dei propri centri medici

0
379

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, accompagnato da Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Prote­zione Civile nazionale, da Al­berto Cirio, presidente della Re­gione Piemonte e Luigi Ge­nesio Icardi, assessore regionale alla Sanità, nel corso della sua tappa in Granda, ha visitato alcuni giorni or sono, il centro vaccinale presso il centro medico di Banca d’Alba a Vezza d’Alba.

Ad accogliere le autorità i vertici della Banca a partire dal suo presidente Tino Cornaglia. Nel centro medico ubicato nel cuore del Roero come in quello di Grinzane, Banca d’Alba ha messo a disposizione locali e il suo qualificato personale dei centri medici per contribuire e incrementare la campagna vaccinale, dando concretezza all’operatività che si è avviata con successo il 14 aprile.

«Cooperare significa unire le forze, operare insieme mettendo le proprie specificità e professionalità al servizio del bene comune», ha sottolineato Tino Cornaglia, presidente di Banca d’Alba. «Credo che questa sinergia sia l’esempio di come si eserciti cittadinanza attiva nella comunità, ma soprattutto si possa testimoniare la qualità e il concreto dinamismo delle nostre cooperative piemontesi».

Ed ha aggiunto: «Abbiamo avvalorato il nostro ruolo di banca di comunità, sostenendo le famiglie e le imprese ma anche intervenendo in campo socio-sanitario. In seguito ad un dialogo operativo con l’Asl locale oggi siamo pronti a partire mettendo a disposizione i nostri centri medici per la somministrazione dei vaccini a tutta la popolazione. La nostra Banca e la sua Fondazione sono da sempre attenti alla prevenzione in campo sanitario e ci è parso naturale fare la nostra parte anche e soprattutto in questo caso. Dall’inizio della pandemia abbiamo donato un’unità mobile all’Asava che ha effettuato 3mila tamponi in poche settimane, abbiamo garantito un contributo al Cottolengo per adibire tre reparti all’accoglienza pazienti Covid, donato un’ingente somma al Consorzio Socio-Assistenziale per le fasce più deboli. Inoltre abbiamo sostenuto settori pesantemente colpiti dalla pandemia quali la cultura e lo sport giovanile».

Il bisogno urgente, oggi rimane quello di concludere la campagna vaccinale per raggiungere l’immunità e tornare a una nuova normalità. «E dunque l’impegno di Banca d’Alba è quello di garantire il suo fattivo contributo, reso possibile grazie alla professionalità degli operatori, attivi nei nostri centri e ai quali mi pare doveroso porgere un grazie sincero e di cuore».

Il Presidente non è il solo ad elogiare i tanti operatori dei centri medici di Vezza e Gallo Grinzane.
Giovanna Mulasso, la prima paziente ospitata nel centro vaccinale ha ribadito: «Non vedevo l’ora di fare il vaccino e poterlo fare a pochi passi da casa ha reso questa cosa davvero semplice. La tensione che avevo è stata vinta grazie ai sorrisi e alla professionalità degli operatori».

Tanta professionalità, come testimoniano la dottoressa Pao­la Prandi e Nadia Montaldo, entrambe in prima linea nei centri ed impegnate per contribuire a incrementare il numero di somministrazioni giornaliere, attingendo direttamente da­gli elenchi dell’Asl.
«Per ottenere l’idoneità dei locali e la conseguente autorizzazione a diventare centro vaccinale», ribadiscono Pao­la Prandi e Nadia Montaldo, «è stato necessario un sopralluogo da parte della Com­missione Vigilanza e del suo presidente, il dottor Monchiero. Espletate le procedure formali, si è provveduto all’acquisto di tutto il materiale, sanitario e non, necessario per la somministrazione dei vaccini. Si è poi predisposto tecnicamente le aree, in piena sicurezza, da adibire alle attese, alla logistica nel suo complesso. Parallelamente siamo stati formati, dai responsabili dell’Asl Cn2, coordinati dal dottor Franco Giovanetti che è a capo del Dipartimento Servizio vaccinazioni – profilassi malattie infettive. Questa formazione è stata preziosa e ci ha permesso di apprendere con velocità le procedure offerte dal Sirva, il sistema informatico regionale. Da circa una settimana siamo completamente operativi e abbiamo dato il là ai nostri centri con 50 pazienti al giorno, con due linee vaccinali composte entrambe da due medici e due infermieri professionali e coadiuvate da personale amministrativo che si occupa della registrazione dell’avvenuta vaccinazione e della pianificazione delle seconde dosi per ogni paziente. La volontà è quella di arrivare ad almeno 70/80 vaccini al giorno per centro in base alla disponibilità dei quantitativi messi a disposizione dall’Asl. Siamo operativi il giovedì a Gallo Grinzane, dove accogliamo i residenti dei cosiddetti paesi del Barolo ed il venerdì a Vezza d’Alba in cui vacciniamo pazienti delle aree circostanti. Ad oggi, abbiamo effettuato 160 vaccinazioni. Gli elenchi ci vengono forniti direttamente dall’Asl, sulla base dell’età che attualmente si sta vaccinando in tutta Italia (fascia 70-80 anni) in buono stato di salute».

«Sono particolarmente soddisfatta del team che opera nei nostri centri», conclude la dottoressa Paola Prandi. «Come da nostra prassi, per l’attività ordinaria dei centri medici, abbiamo preferito il contatto telefonico diretto con il vaccinando anziché l’invio di un semplice sms. Sono stati tutti puntualissimi e questo ha facilitato il nostro operato. Timori per il vaccino? Qualcuno certo, ma dopo avermi esposto i loro dubbi hanno vinto la diffidenza e hanno deciso di immunizzarsi. Una diffusa vaccinazione sul territorio potrà favorire il rilancio del turismo, dell’economia, delle attività, e ridurre il carico dei pazienti Covid nelle strutture pubbliche ospedaliere».