I brillanti risultati ottenuti in campo medico scientifico da Luca Pio, ex studente dell’Umberto I di Alba, non fanno che confermare la fama di istituto capace di preparare gli allievi a qualsiasi tipo di carriera, anche lontana dal mondo del vino. Il canellese, da ex frequentante del complesso di corso Enotria, spiega come questo punto di partenza sia stato per la sua formazione un valore aggiunto da molti punti di vista. «La scuola enologica di Alba offre una formazione multidisciplinare», spiega il chirurgo, «nel senso che non si studia solo come coltivare le vigne e produrre il vino, ma tutto quello che c’è intorno, dall’esposizione della vigna alla preparazione del terreno fino alla potatura delle piante, per arrivare ai diversi processi chimici delle fermentazioni in cantina. Diverse delle materie che vengono approfondite con maggior cura, come chimica e microbiologia, sono anche le basi per superare il test ingresso di medicina. La mia cultura generale, quando sono arrivato al test, era forse inferiore rispetto a quella dei miei colleghi liceali, ma le mie solide fondamenta dal punto di vista chimico e biologico si sono rivelate il mio punto forte per raggiungere il primo traguardo ovvero l’ingresso in facoltà». «D’altra parte», continua il giovane chirurgo «questa scuola offre la possibilità di abbracciare aspetti anche molto diversi come l’agronomia, l’enologia, ma anche l’economia della distribuzione e punta sulla capacità di combinarli tutti insieme in maniera armonica. Anche nella medicina capita così: bisogna essere in grado di mettere insieme tutti i dati ottenuti considerando il paziente da diverse prospettive per poter poi ottenere il migliore risultato possibile. Quando un chirurgo oncologico si trova a operare un bambino, non elimina solo le cellule tumorali evidenziate dalla Tac ma si deve occupare del piccolo paziente a tutto tondo, dalla parte chirurgica, alla radiologia, alla chimica, al decorso post operatorio, considerando con attenzione tutto il bambino nell’insieme».
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