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Cinghiali, l’allarme di Coldiretti Cuneo: “La situazione è fuori controllo”

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“Basta: è ora di mettere un punto fermo all’annosa questione, ancora mai risolta definitivamente, della fauna selvatica che sta generando ormai da troppo tempo gravi problemi ambientali e di pubblica sicurezza. La situazione è insostenibile, sotto tutti i punti di vista, per i territori piemontesi”. È quanto ha dichiarato Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo nel far presente che Coldiretti in tutta la Regione sta incontrando i Prefetti delle varie province, dando vita ad un’azione capillare di mobilitazione.

“Alla luce della situazione giunta ormai alla saturazione con i cinghiali e la fauna selvatica in continua crescita, oltre agli aspetti sanitari poiché i cinghiali sono veicolo della Peste suina Africana ma anche di malattie infettive batteriche per l’uomo, chiediamo l’intervento dei sindaci, in qualità di responsabili della sanità e sicurezza pubblica, affinché prendano formalmente posizione, attraverso anche uno specifico documento che abbiamo predisposto e che da domani presenteremo a tutti loro tramite i nostri referenti dei territori, nei confronti delle autorità territoriali, in particolare dei Prefetti, dei Presidenti delle province e della Regione. Occorre andare oltre le modalità fino ad oggi adottate, considerando che in oltre trent’anni di denunce, non è stato possibile raggiungere i risultati attesi. Un’indagine Coldiretti/IXÈ – conclude Moncalvo – evidenzia come siano, in primis, i cittadini, non solo quelli residenti nelle aree rurali, ad essere spaventati dalla presenza dei cinghiali e più di 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti a tutela dell’incolumità dell’intera popolazione”.

“È necessario tutelare l’intera comunità cuneese – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – con interventi straordinari anche mediante specifiche deroghe che consentano di prevedere, visto lo stato di effettiva emergenza, il coinvolgimento delle forze dell’ordine come i Carabinieri forestali e l’Esercito per agire con misure di contenimento al fine di bloccare una situazione ormai degenerata al punto tale essere seriamente pericolosa per i cittadini, oltre che per gli imprenditori agricoli i quali non vengono neppure coperti dagli indennizzi perché la perdita di reddito va ben oltre il valore del risarcimento ottenibile”. Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it