Il presidente della Regione Alberto Cirio ha commentato: «I dati confermano che il 2020 è stato un anno difficile per il turismo piemontese, una crisi senza precedenti a cui abbiamo cercato di reagire con il massimo sforzo possibile, attraverso tutte le iniziative di RipartiTurismo. Dai bonus a fondo perduto per le attività ricettive alberghiere e extralberghiere, ai voucher vacanza; dai sostegni ai consorzi turistici e alle agenzie turistiche locali, al programma integrato di marketing turistico, fino al bonus ai maestri di sci alpino e di snowboard: tutte risorse economiche che hanno rappresentato una boccata di ossigeno per gli operatori del settore e per i professionisti della montagna. Nel bilancio preventivo 2021 i fondi stanziati per il turismo sono notevoli e ammontano complessivamente a 35 milioni di euro, ma contiamo di trovare ulteriori supporti nel Recovery Plan, nei progetti per i fondi europei scritti con il territorio e con il dossier di candidatura come Regione Europea dello Sport 2022 presentato a Roma lo scorso 12 aprile». «Il mondo del turismo piemontese finora ha resistito con grande coraggio alla crisi internazionale creata dalla pandemia», ribadisce l’assessore regionale a Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio, «E anche per il 2021 ci siamo assunti l’impegno di mantenere alta l’attenzione nei confronti di questo pilastro della nostra economia. È stato confermato il rifinanziamento dei voucher vacanza, con un’ulteriore spesa di 1,5 milioni di euro per dare continuità a una misura che è piaciuta sia ai turisti che agli operatori. Abbiamo impegnato 5 milioni per il buono vacanza col quale 40mila visitatori hanno trascorso tre notti in una località turistica del Piemonte pagandone una sola: una a carico della Regione e una a carico della struttura ricettiva. E quest’anno il buono è stato rifinanziato con 1,5 milioni e le prenotazioni resteranno aperte fino al 30 giugno 2021. Abbiamo destinato anche 6 milioni per la riqualificazione delle strutture ricettive. Abbiamo pensato di aggiungere all’offerta l’opportunità di stabilirsi in Piemonte almeno per un mese dove poter lavorare in smart working da un luogo di villeggiatura: in questo modo il Piemonte potrebbe incrementare di 400mila pernottamenti il proprio volume di presenze turistiche in più al mese ricevendo soltanto lo 0,01% della popolazione di 6 Paesi con un clima freddo dell’Ue come Belgio, Danimarca, Germania, Olanda, Norvegia e Svezia, addirittura raddoppiabili aggiungendo all’elenco Francia, Inghilterra e Finlandia. Senza contare che entro l’estate sarà pubblicata anche la prima guida online delle strutture ricettive accessibili alle persone con disabilità momentanea o permanente».
La Regione studia nuove misure per rilanciare il settore
Oltre a quelle già stanziate, ulteriori risorse potrebbero aggiungersi con il Recovery Plan