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«Lo sport ricopre anche una grande valenza sociale»

Il presidente della Uisp di Bra-Cuneo Christian Damasco, attende di far ripartire le attività e riflette sul post Covid

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Rieletto a dicembre, Christian Dama­sco (foto), guida il Co­mitato Territoriale Uisp Bra-Cuneo in un periodo assai complicato, per via delle restrizioni imposte dall’emergenza sani­taria in corso.
Presidente Damasco, come descrive la sua presidenza?
«È la scelta di dedicare parte del proprio tempo per fare in modo che i valori dello sport vengano affermati e che ci sia la possibilità, davvero per tutti, di avere delle occasioni di sport. Il nostro è un forte messaggio sociale, non solo competizione, ma cultura, salute ed educazione».
Avete un’offerta sportiva de­cisamente ampia…
«Il calcio è tra le discipline più praticate e più amate da sempre. Però ci sono altre attività come la danza e le arti circensi, sulle quali abbiamo investito molte energie negli ultimi anni. La nostra offerta vuole essere ampia, perché riteniamo che sia assolutamente necessario dare questo tipo di risposta agli appassionati sportivi del territorio. In sicurezza, ben organizzati e con le giuste regole».
Quanto vi ha cambiato l’e­mergenza Covid?
«È abbastanza evidente che la nostra categoria sia tra le più colpite, fin dal marzo 2020. Abbiamo subìto uno stop totale, poi a step siamo ripartiti e ci siamo fermati nuovamente. Se da una parte è una perdita, dall’altra può rappresentare un’occasione per provare a ripensare alle tante nostre attività. Per riscoprire il senso di quello che facciamo, da anni. La pandemia sta segnando molto ciascuno di noi. Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di cogliere occasioni e opportunità».
Parliamo dei “flashmob” “Il grido dello sport in regola contro le regole”.
«Il “feedback” è ottimo, le so­cietà hanno aderito con entusiasmo. Abbiamo già vinto! Si è offerta l’occasione, in uno spazio pubblico e all’aperto, di ripartire e di praticare di nuovo sport ovviamente nel rispetto delle norme vigenti. In mezzo a tante voci che urlano e polemizzano, abbiamo dato un’importante dimostrazione. Vogliamo ripartire e lo faremo nel miglior modo possibile, quando vi sarà l’ufficialità. Il “flashmob” è l’appello di migliaia di associazioni, il grido dei lavoratori senza un lavoro, di coloro che non potranno più godere di tutti i benefici fisici e psichici che solo l’attività sportiva può dare. I “flashmob” continueranno fino al primo maggio, con un evento finale e di rilevanza regionale».
Che ne sarà della Su­per­strabra, tra le vostre iniziative più attese?
«Dovremo ancora portare pa­zienza e attendere che ci siano le condizioni per riproporre un evento di questo tipo. Ovviamente tornerà, questo è sicuro. E vedremo di recuperare alla grande le due edizioni perdute».
Prossimi appuntamenti?
«Ripartiremo con le attività “outdoor”. Stiamo studiando una stagione estiva e all’aperto, davvero importante. Ri­partiremo “in primis” con le piscine di Montà d’Alba e Saluzzo, poi cercheremo di capire quello che si potrà fare per il calcio, il podismo. Sfrutteremo tutte le opportunità che ci verranno date».
Cosa vi chiedono gli sportivi?
«Vogliono praticare sport. Ci chiedono come utilizzare uno spazio, come approcciarsi ad una disciplina. Negli anni, abbiamo maturato una notevole esperienza nella gestione degli impianti e in collaborazione con le Ammini­stra­zioni comunali. Chi si rivolge a noi trova un interlocutore molto attento».

BaNNER
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