Un furto di una cassa continua nell’appena insediatosi supermercato. Tre minuti, tanto è bastato, per portare via il contante e darsi alla fuga. Due accessi con scasso negli impianti sportivi. Tre tentativi di truffa nel centro e nella frazione.
Il tutto nell’ultima settimana.
Occorre allora fermarsi, riflettere e capire come si può agire per migliorare la sicurezza del paese, respingendo da subito qualsiasi tipo di retorica ostruzionistica.
In un paese che registra la presenza di un Comando Stazione Carabinieri ed un Comando di Polizia Locale non possiamo certo chiedere più personale o più pattuglie. Sul territorio le statistiche che riguardano reati predatori sono minime, segno che stiamo parlando di picchi delinquenziali imprevedibili e non abituali.
Cosa si può fare allora?
Partiamo da un presupposto. La prevenzione è un concetto che, seppur con responsabilità diverse, deve appartenere a tutti. Ai servizi di emergenza, all’apparato comunale, al vicinato, al singolo cittadino. Tutti devono contribuire attivamente alla garanzia della tranquillità e della sicurezza collettiva, con obiettivo il normale svolgimento della vita quotidiana. Se al cittadino si richiede di segnalare tempestivamente qualsiasi turbamento della routine sociale anche attraverso i numeri dedicati (112, Carabinieri 0171214024, Polizia Locale 0171211221), alle istituzioni si richiedono invece investimenti adeguati alle caratteristiche di una cittadina che, per sintetizzarne alcune peculiarità, ha superato i 7000 residenti, in posizione favorevole tra Fossano e Cuneo, con autostrada, aeroporto e ferrovia a portata di mano, e dove imprenditori decidono di investire portando anche posti di lavoro ai residenti (non ultimo proprio il nuovo supermercato).
E allora se abbiamo il dovere di difendere il comune con ogni strumento possibile, occorre aprire il portafogli pubblico e aumentare la videosorveglianza locale, posizionando nuove telecamere in posizioni strategiche e mantenendo sempre efficienti quelle esistenti.
Non può succedere che ci siano disservizi, che ci siano tempi di attesa lunghi per il ripristino e che i criminali possano sfuggire alle riprese, aumentando i tempi di indagine o, nella peggior ipotesi, vanificandole. Il costo è alto? Crediamo che ne valga la pena.
A più riprese il sottoscritto ha sollecitato l’amministrazione durante le conferenze capigruppo affinché venisse installato un sistema di video registrazione servente l’area di Piazza Don Gerbaudo in senso esteso: zona scolastica, palaCrf, campi sportivi, bocciofila, pallavolo, aula didattica all’aperto e vicinanze (area commerciale compresa), aree critiche già oggetto o di atti di vandalismo o di furti.
Ad una cittadina in espansione, l’Amministrazione deve far sentire la propria protezione in modo costante e veloce. Se si deve scegliere tra una videocamera fissa che sanziona i veicoli in transito a Centallo ed una videocamera fissa che aiuti nella difesa del territorio, Centallo Futura si schiera a favore di quest’ultima. E se è possibile la convivenza di entrambe, allora sia data vita ad un progetto credibile di sorveglianza pubblica, possibilmente con la stessa celerità che è stata apprezzata nell’ultimazione del recente campo sintetico.
I centallesi hanno bisogno di sicurezza soprattutto ora (con la zona gialla che permetterà più margini di spostamento) senza voglia di trovarsi l’abitazione vuota al proprio rientro. Serve concretezza. Le azioni dissuadono, le intenzioni no.
c.s.