Presso i locali del Santuario di Cussanio sono state presentate le celebrazioni del mese di maggio per il quinto centenario dell’apparizione della Madonna. A portare il saluto della città, il sindaco Dario Tallone, insieme all’assessore alla Cultura Ivana Tolardo. «Come Amministrazione comunale», ha detto Tallone, «stiamo collaborando il più possibile per contribuire alla gestione in piena sicurezza degli eventi. Questo anniversario non è importante soltanto per Cussanio, ma per tutti noi fedeli, per tutti noi fossanesi». Gianfranco Mondino, presidente Fondazione Cassa di risparmio di Fossano, tra i finanziatori del restauro ha commentato: «Il Santuario di Cussanio è anche patrimonio di arte e cultura che va difeso e preservato per le generazioni future. La Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano ha dato il proprio contributo per sostenere l’ingente lavoro di restauro voluto da don Pierangelo Chiaramello, convinta della necessità e validità del progetto». La Fondazione Crf fa parte della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano, che da anni sostiene grandi progetti di restauro e recupero del patrimonio artistico locale. Luca Caramelli Presidente Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano ha aggiunto: «Il sentimento di responsabilità collettiva verso il nostro territorio ci spinge a intervenire a supporto di progetti come questo del Santuario di Cussanio, per il quale tantissime persone nutrono un particolare affetto e senso di appartenenza. Molti di coloro che rappresentano i tredici Soci della Consulta sono di origine fossanese e conoscono questi luoghi sin da bambini». A loro fianco anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con il presidente Giovanni Quaglia che ha spiegato: «Il Santuario Madre della Divina Provvidenza di Cussanio rappresenta per la comunità fossanese, e non solo, un luogo di grande bellezza dove la spiritualità e la fede incontrano l’arte e la storia. Sono lieto che la Fondazione che ho l’onore di presiedere, abbia potuto contribuire alla maestosa opera di restauro e di valorizzazione, in particolare alla realizzazione dell’adeguamento liturgico dell’area presbiteriale, al rifacimento della pavimentazione interna e alla manutenzione straordinaria dell’area verde adiacente al complesso. Denise Chiaramello (incaricata diocesana per i Beni culturali e l’edilizia di culto) ha poi ricordato l’importante contributo arrivato dalla Cei per il restauro, ma non solo.