«Il momento di intitolazione, a un anno di distanza dalla sua morte, ha rappresentato una prima occasione, per rendere omaggio a don Cesare Battaglino. Quando è mancato, il 20 aprile del 2020, eravamo già in piena emergenza Covid, quindi non è stato possibile da parte della Residenza dare un degno riconoscimento, di affetto e di gratitudine, a una figura centrale per la struttura di Rodello». Così don Valerio Pennasso, presidente della Fondazione dei Santi Lorenzo e Teobaldo che da quasi due anni ha assunto la gestione de “La Residenza” e di un’altra casa di riposo, “La Pineta” di Cerretto Langhe, in merito all’intitolazione alla memoria di monsignor Cesare Battaglino delle palestre riabilitative della struttura rodellese. La cerimonia, organizzata in forma ristretta in ottemperanza alle norme anticontagio, è avvenuta alla presenza del vescovo di Alba, mons. Marco Brunetti, di tutto il Consiglio per l’Amministrazione della Fondazione dei Santi Lorenzo e Teobaldo, dei tre nipoti di don Cesare Battaglino e di una rappresentanza delle persone che quotidianamente prestano servizio presso la casa di cura, a partire dal medico responsabile della struttura, Luca Servetto, il quale ha ricordato il canonico durante la commemorazione, come ha fatto anche Marilisa Giordano, fisioterapista della casa di cura “La Residenza”.
«Don Mario Battaglino è stato la figura centrale per l’ideazione e la costruzione della struttura», commenta Danilo Montrucchio, direttore generale della Fondazione dei Santi Lorenzo e Teobaldo, mentre don Cesare è stato colui il quale ha continuato l’impegno del fratello nel corso degli anni e, avendo vissuto presso la casa di riposo rodellese sino alla morte, si è potuto confrontare quotidianamente con la realtà del centro di eccellenza. Era la memoria storica della struttura, sempre molto attento agli aspetti della fisioterapia. Ogni giorno scendeva a farsi vedere e a informarsi in merito alle novità. La sua presenza ha rappresentato una continuità tra la gestione della struttura da parte della parrocchia di Rodello e la creazione della Fondazione».
Le considerazioni del direttore trovano pieno riscontro nelle parole del presidente della Fondazione dei Santi Lorenzo e Teobaldo, don Valerio Pennasso: «L’assenza di don Cesare Battaglino si sente, anche perché era l’anima di questo luogo e prestava costanti attenzioni tanto agli ospiti della Rsa quanto i pazienti della casa di cura, interessandosi anche delle esigenze del personale della riabilitazione. Negli interventi fatti durante la commemorazione è stato ricordato da più persone come don Cesare, anche negli ultimi tempi, fosse solito passare quotidianamente nelle palestre, spostandosi con il girello, a dimostrazione del forte legame con la struttura di Rodello».
Un altro aspetto che non si può non citare di don Cesare Battaglino riguarda la spiccata sensibilità artistica e la grande passione per l’arte, in particolar modo quella contemporanea, che lo hanno sempre contraddistinto.
«Un mio ricordo personale di Don Cesare», conclude don Pennasso, «è legato alla sua insistente richiesta, a partire da quando ho assunto l’incarico di direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Alba, affinché si costituisse il Museo diocesano. Museo diocesano che è stato realizzato a Rodello, nella Chiesa dell’Immacolata Concezione, dedicandolo al pittore Dedalo Montali (inaugurato il 20 ottobre 2003, ndr). Anche il Ministero dei Beni Culturali ha poi riconosciuto il valore del Museo d’arte moderna e religiosa di Rodello».
Un’ulteriore conferma di come in don Battaglino la tenacia sia sempre andata a braccetto con la lungimiranza.
Un primo degno riconoscimento per Don Cesare
A un anno di distanza dalla sua dipartita, la casa di cura “La Residenza” di Rodello ha intitolato due palestre riabilitative a mons. Battaglino