Durante il webinar sulle linee di indirizzo regionali sulle vaccinazioni in azienda organizzato da Confindustria Cuneo sono emersi dati significati, oltre alle informazioni e ai chiarimenti forniti dall’assessore regionale alla sanità, Luigi Genesio Icardi, dal responsabile della prevenzione del medesimo Assessorato, Bartolomeo Griglio, e dai tecnici della Regione Piemonte che hanno contribuito a redigere il protocollo, Antonio Rinaudo, Carla Fasson e Paola Rossetto.
Si è parlato della concretizzazione a livello regionale del protocollo per la vaccinazione in azienda sottoscritto da Confindustria insieme con i Ministeri del lavoro, della salute e dello sviluppo economico, l’Inail, il Commissario straordinario per l’emergenza Covid e le parti sociali.
Il fatto stesso che l’incontro on-line sia stato seguito da quasi trecento imprese associate dimostra quanto sia forte l’interesse riguardo a questo argomento. Le aziende, infatti, ha sottolineato il direttore generale di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio, ritengono fondamentale poter vaccinare al più presto i dipendenti, anche perché la diffusione del contagio e le relative disposizioni per la quarantena spesso mettono in forse la stessa continuità produttiva.
Gli ospiti, interpellati da Andrea Corniolo, responsabile della Task force Coronavirus di Confindustria Cuneo, hanno fornito utili indicazioni.
Ecco le principali.
Quando si potrà iniziare a vaccinare in azienda (dalla seconda metà di maggio, a patto che vi siano sufficienti forniture di siero), sarà possibile farlo a prescindere dall’età dei lavoratori, giacché nel frattempo saranno stati inoculati tutti coloro che fanno parte delle categorie “fragili”.
L’operatività a cui si mira è quella che porti a vaccinare non solo i dipendenti, ma anche i loro familiari conviventi, giacché anche un vaccinato è costretto a rispettare la quarantena, se è un contatto diretto di una persona positiva al Covid-19.
La data ultima per la conferma alla Regione della disponibilità a offrire spazi aziendali per le somministrazioni è quella del 10 maggio, fermo restando che non si tratta di un impegno vincolante, qualora ci si dovesse avvedere di non poter concretizzare l’intento. Ricordiamo che, rispondendo al sondaggio promosso dall’Associazione datoriale provinciale, ben 130 aziende della Granda a marzo si erano dette disponibili a mettere a disposizione propri spazi per la vaccinazione dei collaboratori.
Il prossimo passaggio significativo per la procedura che sfocerà nel via libera alla vaccinazione in azienda sarà il 4 maggio, nella Conferenza Stato-Regioni.
c.s.