A contribuire alla diffusione della passione per il pedale nel Roero, ancor prima che l’omonimo Gran Premio risalente agli anni Duemila, è stato sicuramente il celebre Gruppo Sportivo Barbero di Canale, «un marchio roerino che ha lasciato il segno nel ciclismo degli anni Sessanta e Settanta», come viene definito nel libro “Langhe e Roero in bicicletta” da Beppe Conti, giornalista che con la maglia della Barbero ha gareggiato da “allievo”.
L’inizio di questa splendida avventura sportiva risale al 1967, quando la famiglia Barbero decise di sponsorizzare, tramite la propria azienda che in quegli anni era già una realtà affermata in ambito enologico, una tappa del Giro del Piemonte. Dopo quell’esperienza i Barbero costituirono il Gruppo Sportivo, inizialmente abbinato al loro prodotto di punta Diesis e, dopo, allo slogan “Arrivano i piemontesi”. Vennero ingaggiati anche direttori sportivi e altri addetti, formando così una squadra completa che seppe ottenere risultati significativi negli Allievi e nei Dilettanti, arrivando a un passo dall’iscrizione tra i professionisti. Tutto ciò con la spinta di Emilio e Bruno Barbero, tra i figli dei fondatori dell’azienda. L’esperienza si concluse nel 1972.
In quest’occasione il pensiero va, crediamo giustamente, anche a chi non c’è più, come la promessa della Barbero Luigi Sacchetto, scomparso nel 1971, a nemmeno vent’anni di età, in modo drammatico.
Gs Barbero i pionieri del ciclismo in terra canalese
Tra gli anni Sessanta e Settanta, la squadra nata nella “capitale del pesco” ottenne significativi risultati sia in Italia che all’estero