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Nuove piante acquatiche per Ceresole d’Alba: il progetto di Enrica Borghi

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Collegandosi idealmente al tema acquatico della terza edizione di Creativamente Roero, l’intervento di piantumazione di nuove piante acquatiche avvenuto il 24 aprile nella peschiera Bonicelli di Ceresole d’Alba si costituisce come la prima parte del progetto artistico site-specific di Enrica Borghi per Creativamente Roero. L’intervento artistico verrà completato poi con una seconda parte nel settembre 2021, momento in cui è previsto lo svolgimento del periodo di residenza artistica in loco.

Sono circa un centinaio di rizomi di ninfee e altrettanti bulbi di Iris Palustri e di Pontederia cordata a essere stati piantati nelle acque della peschiera di Ceresole d’Alba, borgo del Roero già noto per il suo legame con il fiore di loto, presente in particolare nella peschiera della cascina Gallina.

La realizzazione dell’intervento all’interno della peschiera – un luogo molto vissuto e frequentato dalla comunità locale per le attività all’aria aperta – è stata possibile grazie alla collaborazione del Comune, del vivaista Gianluca Bonomo, esperto di piante acquatiche, e al prezioso aiuto degli Alpini per la messa a dimora delle specie vegetali.

A colpire l’artista in fase di sopralluogo, erano state proprio la presenza nel Comune del fiore di loto e delle sue caratteristiche peschiere dove si alleva la tinca.

“In questi luoghi di bellezza ci sono la tinca e il fiore di loto. Ci sono percorsi naturalistici per immergersi nel verde e nel paesaggio. Ho voluto raccontare un itinerario attraverso i colori dei fiori, ma non sono solo fiori, sono piante acquatiche. La mia installazione è un segno che vuole rappresentare questa storia, un grande Fiore di Loto del colore dell’acqua. E camminando sul bordo di una peschiera far sbocciare colori primari e colori secondari, quasi stridenti ma giocosi. Arrivati da lontano e naturalizzati li, a compiacersi dello sguardo delle tinche. Si richiede solo cura per lasciare spazio ai colori delle Ninfee e degli Iris palustri. Cura affinché i rovi e le erbacce non soffochino questo progetto e trasmettano un messaggio, qui da Ceresole d’Alba, a coloro che amano guardare oltre l’orizzonte” – ha dichiarato Enrica Borghi.

L’idea dell’artista è quella di andare a rafforzare il già presente itinerario naturalistico del museo MUbatt di Ceresole d’Alba, e ampliare allo stesso tempo il legame della cittadina con le spettacolari piante acquatiche, introducendo – sempre sotto la guida esperta di Gianluca Bonomo – specie che prima non erano presenti, come gli Iris Palustri e di Pontederia cordata. Ulteriori elementi naturalistici attrattivi che nel futuro, spiega l’artista, potrebbero costituire per il territorio un elemento aggiuntivo di attrazione turistica.

c.s.