è tempo di “Rifkin’s festival”

Il ritorno in zona gialla coincide con la riapertura delle sale cinematografiche. Previste fin da subito alcune uscite di grande interesse (come la nuova commedia diretta da Woody allen)

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Quale miglior occasione di tornare al cinema se non per vedere l’ultimo film di Woody Allen? L’eccentrico registra newyorchese torna in sala con “Rifkin’s Festival” e lo fa proprio pensando al periodo complicato che abbiamo attraversato. «Realizzare Rifkin’s Festival è stata una grande gioia, soprattutto grazie a Vittorio Storaro e alla sintonia che ci ha legati durante le riprese», ha dichiarato il cineasta, per poi aggiungere: «Spero che questo film, in un periodo così difficile, restituisca al pubblico il grande piacere di tornare in sala».
La trama. Mort Rifkin (Wallace Shawn) è un ex professore e un fanatico di cinema sposato con Sue (Gina Gershon), addetta stampa di cinema. Il loro viaggio al Festival del cinema di San Sebastian, in Spagna, è turbato dal sospetto che il rapporto di Sue con il giovane regista suo cliente, Philippe (Louis Garrel), oltrepassi la sfera professionale. Il viaggio è però per Mort anche un’occasione per superare il blocco che gli impedisce di scrivere il suo primo romanzo e per riflettere profondamente. Osservando la propria vita attraverso il prisma dei grandi capolavori cinematografici a cui è legato (evocati attraverso sogni che sono veri e propri film nel film), Mort scopre una rinnovata speranza per il futuro. Con il suo consueto surreale umorismo, Woody Allen mescola situazioni al limite dell’assurdo con storie dall’intreccio romantico a tratti amare, realizzando una commedia leggera e mai stupida sulle grandi domande della vita, quelle che l’hanno sempre ossessionato. Il direttore della fotografia è Vittorio Storaro, la scenografia è di Alain Bainée, il montaggio di Alisa Lepselter, i costumi di Sonia Grande e le musiche di Stephane Wrembel.