Inalpi costruisce il suo domani con la posa della prima pietra

«il futuro della nostra azienda è il frutto di 50 anni di storia e di continue scelte di crescita»

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Un primo quadrimestre 2021 fondamentale per la crescita ed il futuro di Inalpi, azienda lattiero casearia di Moretta, che ha stanziato, a fine 2020, un piano investimenti per il quinquennio 2021 – 2025.
«È necessario avere una mente aperta, saper ascoltare e accogliere le idee, gli spunti e, perché no, talvolta anche le critiche, per costruire un percorso costruttivo di crescita», queste le parole con le quali Ambrogio Invernizzi, presidente di Inalpi SpA, oggi primo player piemontese del mercato del latte, ha concluso il Think Tank dedicato al futuro di Inalpi, che si è svolto presso lo stabilimento di Moretta ad inizio marzo.
Una giornata storica che ha visto riuniti in collegamento e in presenza, intorno ad un metaforico tavolo, ed insieme al Consiglio d’Amministrazione della Società, esponenti di spicco del mondo imprenditoriale, finanziario ed accademico: da Peter Brabeck, presidente emerito del Gruppo Nestlè e Domenico Siniscalco, vicepresidente e managing director della Morgan Stanley e Ministro dell’economia e delle finanze italiano (2004-2005), a Nunzio Pulvirenti, che oggi siede nel consiglio d’amministrazione di Lavazza, dopo un’importante carriera in Fiat e Ferrero, da Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad a Paolo Gibello, presidente della Fondazione Deloitte, da Antonio Garcia De Castro, amministratore delegato della San Telmo Business School a Ivano De Noni, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Tecnologia del Latte dell’Università degli Studi di Milano.

Un incontro di confronto e strategia che «non aveva il compito di dare risposte certe ma creare spunti importanti di riflessione per il domani, per definire i pensieri su cui sviluppare e progettare a lungo termine la crescita di Inalpi», come ha ricordato Eugenio Puddu, part­ner di Deloitte & Touche, che ha moderato la giornata.

Un futuro che parte dall’oggi, proprio dal piano investimenti 2021-2025 di 148 milioni di euro che prevede la costruzione della seconda torre di sprayatura dello stabilimento di Moretta e per la realizzazione di un moderno caseificio, ma anche per portare a compimento un importante percorso di sostenibilità, attraverso azioni per la tutela delle risorse idriche e la produzione di energie sostenibili. Un piano investimenti che sosterrà e potenzierà il settore R&D per il quale, nel 2019, è nata InLab Solutions, centro ricerche e sviluppo Inalpi. Un futuro fatto anche di innovazione di prodotto, di valorizzazione, un’innovazione che sappia anticipare le richieste di mercato, che sappia creare nuove partnership, raggiungere mercati esteri attraverso un accurato percorso di internazionalizzazione ma che sappia anche prestare attenzione al proprio territorio.

Ma il futuro di Inalpi è nella sua storia, un’azienda che da oltre 50 anni fa della lungimiranza e del coraggio i suoi tratti distintivi. Quel coraggio che le ha consentito spesso di essere il primo e talvolta l’unico interlocutore di iniziative che hanno creato un solco e un nuovo percorso. Una strada che proseguirà, che passerà di generazione in generazione come già avvenuto in passato. Le nuove generazioni dunque, quelle del domani, che attraverso un percorso di formazione, crescita e acquisizione di competenze potrà proseguire lungo un cammino di eccellenza, che fa oggi di Inalpi un unicum, un partner riconosciuto e accreditato dai principali player di mercato.

E ad inizio aprile, una giornata assolata ha fatto da cornice all’avvio ufficiale della costruzione della seconda torre di sprayatura Inalpi. Il 7 aprile 2021, è stato infatti il giorno del “kick off”, il calcio d’inizio di un progetto imprenditoriale nel segno della lungimiranza alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa e del direttore Paolo Balocco, dei Consiglieri Paolo Bongiovanni, Paolo Demarchi e Davide Nicco.
«È necessario che il mondo imprenditoriale si assuma le proprie responsabilità, butti il cuore oltre l’ostacolo e aiuti il nostro paese ad uscire da questo momento di crisi. Con questo piano investimenti Inalpi prevede di raddoppiare la produzione di polvere di latte e contemporaneamente di incrementare anche il numero degli addetti di circa 200 unità, così come crescerà il numero di posti di lavoro indiretti legati agli artigiani che saranno impegnati per la realizzazione delle opere e per gli allevatori che saranno coinvolti in ragione della crescente domanda di materia prima che dovrà alimentare la nuova torre», dichiara Ambrogio Invernizzi Presidente Inalpi SpA.

«La priorità per il nostro territorio è di far lavorare l’industria e l’agricoltura insieme, esattamente ciò che sta facendo Inalpi», ha sottolineato il presidente Cirio durante la visita allo stabilimento. «La metà del latte piemontese verrà utilizzato all’interno di questa struttura, con un criterio che premia l’eccellenza dei nostri allevatori, ma anche la qualità del prodotto, il benessere ambientale e il benessere degli animali. Solo se tutte le parti di questo meccanismo vengono opportunamente valutate e valorizzate si può continuare a crescere. Quello che sta avvenendo a Moretta ne è l’esempio ed è la parola d’ordine per gli investimenti di domani».

E a fine aprile l’occasione è stata l’assemblea per l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2020 di UNISG, un momento che si è trasformato in opportunità di riflessione per chi, come Inalpi, è al fianco dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo da tempo. Una collaborazione in qualità di Partner Strategico che è reale condivisione di intenti e obiettivi e che mai come oggi trova punti di contatto e motivazioni di crescita.

Le parole di Carlo Petrini hanno infatti messo l’accento su un tema importante e basilare che caratterizza l’oggi e il domani non solo di Inalpi, ma dell’intera economia del pianeta. Petrini ha infatti ricordato come, 20 anni fa, il lavoro svolto e portato avanti in nome di una crescita della sostenibilità a 360° risultasse argomento marginale, poco condiviso e ancor meno seguito e come invece oggi, quella stessa sostenibilità sia diventata cardine e fulcro su cui si basa lo sviluppo ed il futuro dell’intera economia mondiale. Parole significative che aderiscono perfettamente al percorso compiuto da Inalpi, dalla nascita avvenuta oltre 10 anni fa di una filiera corta e certificata del latte, che è essa stessa sinonimo di sostenibilità e trasparenza. Una filiera che si basa su 5 pilastri che prevedono attenzione al benessere animale, alle risorse del suolo, alla salvaguardia dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori e alla qualità della materia prima.

Inalpi posa la prima pietra e apre, ancora una volta, ad un nuovo percorso fatto di innovazione e ricerca. Un percorso volto alla valorizzazione della materia prima, quel latte di filiera corta e controllata, che costituisce la vera pietra su cui si fonda la storia di Inalpi. Una pianificazione che punta ad evidenziare il valore dei singoli componenti del latte e che attraverso progetti innovativi aprirà nuovi percorsi di impiego non solo in ambito alimentare ma anche nel settore farmaceutico e nutriceutico.

Il 2021 è dunque l’inizio di una nuova storia per Inalpi, una storia fatta di coraggio imprenditoriale, responsabilità per contribuire alla crescita del proprio territorio e della propria Regione, convinzione che innovazione voglia dire crescita, lungimiranza per guardare ad un domani che sia “migliore” per tutti attraverso un impegno che metta in primo piano la sostenibilità ambientale, la tutela delle risorse e dei diritti umani.