Home Attualità La pianura cuneese si rafforza con Distretto del Commercio: Fossano è capofila

La pianura cuneese si rafforza con Distretto del Commercio: Fossano è capofila

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Sono 12 i comuni che hanno unito le forze per partecipare al Bando Regionale dei Distretti del Commercio, il cui termine per la presentazione era fine marzo ed ora in attesa di graduatoria.

FOSSANO (capofila), BENEVAGIENNA, CARAMAGNA PIEMONTE, CAVALLERMAGGIORE, CENTALLO, GENOLA, MARENE, RACCONIGI, SALMOUR, SANT’ALBANO STURA, SAVIGLIANO E TRINITA’, costituiscono un territorio uniforme dal punto di vista morfologico, ma soprattutto sotto l’aspetto del commercio e del turismo. Un territorio che sta lavorando con impegno per affermare la propria identità di pianura rurale ma con grandi potenzialità commerciali e del terziario. La carta d’identità del distretto parla da sola: 12 comuni, 570 km quadrati, 90.000 abitanti, 1.700 negozi e pubblici esercizi, oltre 10 manifestazioni riconosciute a livello regionale e centinaia di eventi fortemente attrattivi.

Singolarmente i Comuni in oggetto hanno da tempo intrapreso politiche attive di valorizzazione del commercio tradizionale mediante il ricorso a finanziamenti regionali e nazionali, nonché alla promozione di innumerevoli attività di qualificazione dell’offerta della rete commerciale di prossimità. Anche grazie a questo impegno, il commercio locale mantiene una significativa consistenza e attrattività e una spiccata attenzione per i nuovi strumenti da utilizzare per il proprio rafforzamento e vitalità.

L’opportunità del nuovo bando regionale finalizzato alla valorizzazione del commercio tradizionale attraverso la creazione dei Distretti del commercio, può essere l’occasione per fare un ulteriore salto di qualità rispetto a quanto già realizzato in passato.
Ne è scaturita una riflessione, estesa ben presto a tutta l’area in oggetto e l’organizzazione di una serie di incontri, tra gli enti locali, gli operatori economici del commercio, della somministrazione e del turismo e più in generale con la comunità locale.
Un altro elemento significativo è rappresentato dalle circa 100 dichiarazioni di sostegno al progetto (manifestazioni di interesse) da parte di altrettante istituzioni territoriali, associazioni e portatori di interesse fiduciosi sul buon esito dell’iniziativa per poter partecipare al percorso di crescita e valorizzazione.

Nella prima riunione immediatamente successiva alla presentazione della domanda alla Regione Piemonte, i 12 Sindaci hanno condiviso all’unisono che il valore del commercio di prossimità nella sua caratteristica “biodiversità” sia un ingrediente fondamentale a garanzia della qualità complessiva dell’ecosistema locale; per questo occorre che le istituzioni, gli operatori economici e gli stessi utenti si facciano carico di garantirne la permanenza e lo sviluppo.

Un altro elemento di garanzia alla funzionalità ed alla partecipazione del sistema distrettuale è la presenza determinante, formalizzata con uno specifico accordo, delle Ascom Confcommercio di Fossano e Savigliano i cui Presidenti e Direttori hanno ribadito che le trasformazioni in atto pongono la necessità di definire un indirizzo strategico che mantenga il ruolo e la funzionalità del commercio tradizionale anche grazie allo sviluppo di sinergie con altri distretti produttivi. Sicuramente con l’agricoltura di qualità che attraverso svariate iniziative si è proposta direttamente all’utente finale, ma che può trovare la propria ottimale valorizzazione anche attraverso il tradizionale canale commerciale.

Ma soprattutto attraverso il turismo che ha ampi margini di crescita, evidenziati ulteriormente dall’emergenza pandemica, nell’ambito di un turismo di prossimità, e rispetto ad una proposta di meta giornaliera o per un weekend. Funzione questa rafforzata dalla nascita di uno specifico ente, il Consorzio Turistico delle Terre Reali del Piemonte, il cui cuore pulsante è proprio posizionato sull’asse Racconigese, Saviglianese e Fossanese.

In questo contesto generale l’istituzione del Distretto rappresenta più che mai un’opportunità da cogliere per i dodici Comuni che intendono da un lato rispondere attivamente alla congiuntura in corso, elaborando una strategia pluriennale d’intervento; dall’altro mirano a valorizzare le potenzialità inespresse dell’area, favorendo la messa in rete delle risorse esistenti, sviluppando sinergie ed opportunità di crescita.

“La scelta della Regione di puntare sui Distretti è quella giusta” emerge unanimemente dalla riunione congiunta tra Comuni e Confcommercio “perché punta finalmente a creare sinergie territoriali atte a superare i campanilismi a vantaggio di strategie comuni”.

A questo punto non resta che attendere l’esito della graduatoria, ma a prescindere dal risultato, emerge la consapevolezza di aver creato una squadra coesa che sta muovendo i primi passi e che opererà attivamente nell’imminente futuro.