«Sono disposta a tenere dei corsi di formazione gratuiti, se il risultato andrà in aiuto a malati»

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Giorgia Pironi, educatrice saviglianese per bambini disabili, ha dentro di sé la passione per le bambole da oltre 20 anni. Un interesse che, tuttavia, viene per sopraffatto dalle incombenze della vita quotidiana, fatta di figli e lavoro. Quell’antica fiammella, però, torna a splendere più viva che mai durante il “lockdown” forzato: in un momento di pausa dalla vita lavorativa, ecco riaffiorare dentro di lei un richiamo. «Da quando ho scoperto che tramite le mie creazioni, potevo essere d’aiuto a molte persone, le bambole sono diventate una vera e propria esigenza». Tali manufatti, infatti, possono essere una vera e propria terapia, quindi perché non far conoscere questa arte anche ad altri? «Se qualche associazione volesse fare da sponsor, io sono disposta a tenere dei corsi di formazione gratuiti, a una sola condizione: tutte le bambole create durante gli insegnamenti dovranno essere donate ai centri di aiuto per malattie come l’Al­zheimer o simili». Un grande sogno quello di Giorgia, che si spera possa diventare realtà.