Home Articoli Rivista Idea Tra Zalone e Mirren un gioco di allusioni in nome dei vaccini

Tra Zalone e Mirren un gioco di allusioni in nome dei vaccini

Il comico barese ha realizzato una clip di immediato successo con l’attrice americana che ha una casa in Salento dal titolo “La Vacinada”

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Sempre spiazzante, Checco Zalo­ne. Realizza un video che ha co­me titolo “La vacinada” che inevitabilmente viene ac­colto come un piccolo grande spot pro vaccinazione anti Covid, ma al tempo stesso qualcuno si indigna (e ti pareva) perché il testo non sarebbe così rispettoso dell’anziana e graziosa si­gnora protagonista della clip. E allora ci pensa lei stessa, la magnifica attrice Helen Mirren, a chiarire con un post via Instagram quanto si sia sentita lusingata per il fatto che il suo amico e ammirato collega le abbia chiesto di apparire con lui in un video che in Italia promuove le vaccinazioni. E, ancora, che «lavorare con un uomo di così grande eleganza e fascino è stato un vero onore». Chissà che anche lei non abbia fatto ricorso all’ironia, per quanto riguarda quest’ultima parte.
In ogni caso il video è un saggio delle qualità di Zalone, così volutamente eccessivo nelle sue allusioni e al tempo stesso sottile nei messaggi. Perché al di là delle citazioni trasgressive, dei doppi sensi e della solita buffa cafonaggine del comico, ciò che emerge è l’eleganza discreta della Mirren, nata Mironoff, at­trice britannica naturalizzata statunitense e di casa in Salento, 76 anni il prossimo 26 luglio. E, al tempo stesso, si capisce la stima di Zalone nei suoi confronti, il suo delicato omaggio, pur nel complesso e scivoloso gio­co dei sottintesi.
La canzone echeggia le note di grande presa, tipiche del­le hit di musica sudamericana, improvvisa in uno spagnolo maccheronico la presunta storia d’amore tra l’im­probabile turista in viag­­gio nel Salento e la ma­tura signora che lo accoglie mentre è intenta a curare i suoi ulivi. La scintilla scocca quando “Oscar Fran­cisco Zalon” scorge il segno del vaccino sulla spalla scoperta della “ve­cia”. Ed è un trion­fo di passi di dan­za più o meno eleganti, tra il pa­norama pugliese e la riva del mare. Tra camicie a strisce variopinte, immancabili occhiali sulla fronte, piedi nudi sulla sabbia e ammiccamenti. E negli Usa rilanciano: «Helen Mirren sostiene l’impegno del­l’Italia per i vaccini», come riporta Variety a proposito del video che intanto ha superato online i 3 milioni di visualizzazioni. Certo, l’incorreggibile Zalone met­­te a dura prova la bacchettona rigidità di questi tempi. E, così, sempre Variety fa notare che i riferimenti al corpo stagionato della Mirren possono essere interpretati come “bodyshaming”.
Ma chi conosce l’arte di Luca Medici (in arte Checco Zalone) sa bene quanto sia frequente il suo gioco in equilibrio con i difetti fisici di chiunque, senza distinzioni e ipocriti moralismi. Difficile però non riconoscergli il merito di saper creare capolavori di comicità in bilico tra un genere e l’altro, tra leggerezza e ap­profondimento, spesso in apparente confusione.
In­som­ma, il suo talento trova anche riscontri pra­tici: alla recente Not­te dei David di Do­natello, su Rai 1, l’attore barese ha ritirato il premio degli spettatori per “Tolo Tolo”, ulteriore certificazione del suo successo popolare, come puntualmente sottolineato dagli incassi dei suoi film che piacciono a tutti, senza distinzioni di età e non solo.