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«Il turismo dell’area ne trarrà beneficio»

L’arrivo del Giro a Canale ha assicurato al territorio una vetrina internazionale

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A pochi giorni di di­stanza dal passaggio del Giro d’Ita­lia 2021, av­ve­nu­to lunedì 10 maggio, la città di Canale e l’intero territorio del Roero fanno il bilancio di un’esperienza unica, che ha permesso alla “capitale del pesco” e alle colline roerine di entrare nella storia della “cor­sa rosa”. Per celebrare questo momento straordinario, il cam­panile di Canale, em­ble­ma architettonico della città, è stato illuminato con un simbolico tricolore, dopo essere stato illuminato di rosa nelle scorse settimane, in attesa dell’arrivo del Giro, grazie alla disponibilità del Gruppo Egea.

«Abbiamo lavorato tutti in­stan­cabilmente per quello che è stato un avvenimento sto­rico per Canale», ha spiegato il primo cittadino di Canale Enrico Faccenda, dichiarandosi molto soddisfatto per il successo della tappa, giunta nella “capitale del pesco” do­po la partenza da Biella, «Vo­levamo creare una giornata di festa, capace di rincuorare la popolazione e dare un senso di ripresa e ripartenza per tut­to il territorio».
Per la prima volta in 104 edizioni, la gara a tappe italiana per eccellenza, tra le prime tre al mondo, ha scelto un comune del Roero come sede di arrivo di una delle sue tap­pe. Come sottolineava il sindaco Fac­cenda, si è trattato di una festa sportiva ma anche di un segno di rinascita turistica. «È stato un evento che va oltre lo sport», ha spiegato il senatore Mar­co Perosino, che ha seguito da vi­cino l’organizzazione come presidente del­l’Enoteca Re­gionale del Roe­ro, insieme al direttore Pier Paolo Guelfo, «Io cre­do che Canale e il Roero ab­biano avuto una vetrina di im­magine e sostanza incredibile. L’Enoteca avrà ricadute sul punto vendita e sui produttori associati, condizioni necessarie per la ripresa e il rilancio». In prima fila nell’organizzazione anche l’En­te Turismo Langhe Mon­ferrato Roero del presidente Luigi Barbero. Sul tema è intervenuto il direttore Mau­ro Carbone: «È stata una tap­pa antologica della nostra offerta turistica. La ma­­glia rosa ha attraversato le nostre colline, le colline dei vigneti, dei tartufi, delle nocciole e di molte altre ec­cellenze. E lo ha fatto in un mo­mento in cui si stanno al­lentando i vincoli legati alla pandemia e possiamo pensare dav­vero di ripartire. È sta­ta l’operazione perfetta per promuovere il nostro tu­ri­smo all’aria aperta».