Una carriera lunga una settantina di anni che ha conosciuto i momenti di gloria di un teatro magnifico che non c’è più. Pietro Garinei, Walter Chiari, Tino Buazzelli, Arnoldo Foà, Ugo Gregoretti, Mario Missiroli, Luca Ronconi. E ancora e ancora. Già, ma adesso? Adesso si guarda avanti e “adesso” dura da un po’. È del 2015 uno spettacolo a cui si è molto affezionata, “Tempeste solari”, scritto e diretto da Luca De Bei, dove interpretava una donna borghese insoddisfatta che rincorre una giovinezza perduta, moglie di un uomo che sta per morire (nel ruolo Ugo Pagliai) e madre egoista e inadeguata, che è riuscita persino a rubare alla figlia il primo fidanzato. Un personaggio “negativo” o semplicemente sofferente che reclama, in quanto tale, di essere indagato e soprattutto compreso. Almeno da chi è chiamato a interpretarlo. E Paola lo ha compreso al punto tale che fatica a liberarsene. Succede a quegli attori che sanno fingere sul serio. «E allora prendiamolo e vestiamolo di abiti nuovi». L’idea è ancora di Luca De Bei che sarà nuovamente autore e regista del prossimo spettacolo. Si intitola “Slot” e affronta il problema del gioco d’azzardo. «Un problema serissimo», tiene a precisare l’attrice, «affrontato non senza ironia e colpi di scena». Con lei ci sarà di nuovo Mauro Conte, già suo figlio in “Tempeste solari” e Paola Barale, da un po’ di tempo convertita al teatro. Un incontro, quello tra Paola e Paola, diventato una bella amicizia, nata con “Se devi dire una bugia dilla grossa”, lo spettacolo con quindici attori che al momento è forzatamente in “stand by”. Il debutto di “Slot” è previsto il 15 luglio (replica il 16) a Borgio Verezzi, nell’ambito della 55esima edizione di uno dei più longevi festival teatrali in Italia. «Per me Borgio Verezzi è tradizione. Devo molto a questo festival dove ho debuttato con molti successi».
Articolo a cura di Alessandra Bernocco