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Nulla è come sembra

in “The father” L’infinito talento di Anthony Hopkins è messo al servizio di un personaggio intenso, sempre più immerso, suo malgrado e senza accorgersene, nel dramma della demenza senile

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Candidato a sei premi Oscar e vincitore di due (miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura non originale) “The father-Nulla è come sembra”, in uscita nei cinema oggi, giovedì 20 maggio, è un dramma straziante, che tocca un tema che potrebbe riguardare chiunque di noi, sia in veste di vittima che in qualità di impotente spettatore: la vecchiaia e la demenza senile.
Christopher Hampton e Florian Zeller dirigono una storia, originariamente teatrale, scritta dallo stesso Zeller, il quale ha immaginato di mettere il magnifico talento di sir Anthony Hopkins al servizio del protagonista del racconto, che si chiama come lui: Anthony.
Anthony è un uomo di 80 anni che, a causa della demenza senile, ha bisogno di continua assistenza, ma la sua malattia non gli permette di rendersene conto e lo induce a rifiutare ogni tipo di aiuto.
Anne (Olivia Colman, protagonista in “The crown”, premio Oscar per “La Favorita” e candidata come miglior attrice non protagonista proprio per “The father”) la figlia di Anthony, decide di prendersene cura fino a quando non trova una badante, ma, trascorrendo molto tempo con il padre, si rende conto della sua grave condizione e di quel drastico peggioramento, che porta la sua confusa e offuscata mente a non riconoscere nemmeno più sua figlia.
Con la morte nel cuore, la donna si rende presto conto di aver perso suo padre, di stare vivendo il lutto per la morte di una persona che in realtà è ancora viva. Tra attimi di quotidianità apparentemente normale, risate e sofferenze, Hampton e Zeller ci fanno immergere nel dramma di quella condizione che molti genitori temono di far vivere ai figli e molti figli temono di dover affrontare: la perdita della sanità mentale e dell’autosufficienza.