Come delineato nell’“Hazelnut Charter”, Ferrero si impegna per garantire una crescita gioiosa e la protezione dei bambini lungo tutta la propria filiera. Nel novembre del 2020, il colosso dolciario nato ad Alba ha avviato una partnership con l’Agenzia delle Nazioni Unite Ilo (Organizzazione Internazionale del Lavoro) per l’attuazione di un progetto in Turchia, della durata di 40 mesi, volto a contribuire all’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile nell’agricoltura stagionale della raccolta delle nocciole. Alla base di questo progetto c’è la partecipazione attiva di Ferrero dal 2013 al partenariato Caobisco (l’Associazione Europea di Cioccolato, Biscotti e Industrie Dolciarie) e Ilo. Come annunciato nei giorni scorsi, la partnership Caobisco-Ilo in Turchia è stata rinnovata ed estesa geograficamente. Questo è un altro passo importante verso il rispetto degli impegni contenuti nella “Carta della Nocciola” Ferrero. Attraverso la collaborazione Ilo-Ferrero e la partecipazione alla partnership Caobisco-Ilo, nonché le attività del programma di sostenibilità Ferrero Farming Values, il gruppo è impegnato in iniziative di protezione dei bambini lungo tutta la filiera di nocciole in Turchia. Per Ferrero, protezione dei bambini significa essere determinati a prevenire ed eliminare il lavoro minorile lungo tutta la catena di valore, attraverso un approccio “multi-stakeholder”, con la convinzione che ogni bambino debba essere protetto, con la possibilità di vivere una crescita gioiosa attraverso il diritto all’istruzione in un contesto sicuro. La partnership pubblico-privata (Ppp) Caobisco-Ilo riunisce autorità nazionali, regionali e locali, attori del settore privato e società civile. Le attività proseguiranno nelle province in cui si sono svolti i programmi dal 2013 e la nuova fase della Ppp includerà anche le province di Giresun e Samsun. L’esistenza del lavoro minorile è stata documentata in Turchia soprattutto nell’ambito del settore agricolo. Queste partnership offriranno la possibilità di adattare conoscenze e lezioni apprese da altre culture, contribuendo a meglio identificare le esigenze per un’azione sostenibile contro il lavoro minorile nell’agricoltura stagionale in Turchia.