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Stabilito il riparto dei ristori per la montagna

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Nuovo e decisivo passo in avanti nell’iter per l’assegnazione dei ristori previsti dal decreto “Sostegni” per risarcire la filiera turistica della montagna dei mancati incassi di quest’inverno, a causa della pandemia. La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha approvato il riparto dei 700 milioni stanziati dal Governo per questo settore: 430 andranno agli esercenti funiviari, 40 ai maestri di sci, 230 agli esercenti di imprese turistiche di beni e servizi al pubblico. All’interno di questa suddivisione al Piemonte spetteranno circa 18,8 milioni di euro per le imprese di beni e servizi e circa 8 milioni per gli oltre 3mila maestri di sci del territorio piemontese. Sarà la Regione a erogare le risorse, mentre i fondi per gli impianti sciistici saranno erogati direttamente dallo Stato, sulla base dei dati dell’Agenzia delle Entrate. «Abbiamo lavorato molto in questi mesi perché si arrivasse a questo risultato», dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il vicepresidente e assessore alla Montagna, Fabio Carosso, «Le nostre vallate e vette alpine, come gli altri settori turistici della nostra regione, hanno patito pesantemente gli effetti delle chiusure e hanno bisogno di questo sostegno sia per poter vivere, ma anche per garantire la manutenzione delle loro attività». Le risorse nazionali si aggiungono a quelle già stanziate dalla Regione Piemonte nei mesi scorsi, per dare supporto al territorio attraverso il “bonus montagna” che stanzia in tutto più di 20 milioni di euro: 5,3 milioni per i gestori degli impianti di risalita, 1.500 euro per le agenzie di viaggi, un bonus fino a 2.000 euro per i maestri di sci e 10 milioni di euro per aiutare le altre realtà professionali profondamente danneggiate dalla mancata partenza della stagione invernale. «Non abbiamo mai fatto un passo indietro», ha sottolineato l’assessore regionale a Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio, «ma anzi sempre uno in avanti per non abbandonare le nostre montagne alle quali si deve buona parte di quel 7% del Pil turistico della regione». «Le nostre montagne, motore di sport e turismo, sono state fin troppo penalizzate nel corso di questa pandemia», afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, «È nostro dovere, ora, fare in modo che le migliaia di lavoratori del comparto possano ripartire in sicurezza, gettando le basi anche per le prossime stagioni».