«Ci siamo detti che non poteva finire tutto qui, che volevamo lasciare un segno tangibile di Mattia», spiega Laura Fulcheri, la quale aggiunge: «Inizialmente, con Piero Abbruzzese, cardiologo e autore del libro “Cuore di figlio”, abbiamo pensato all’idea di scrivere un libro sulla vita di Mattia, per poi devolvere il ricavato in beneficenza, ma avrebbe richiesto tempo e noi volevamo fare qualcosa subito. Così il giorno dell’onomastico di Mattia, il 14 maggio, abbiamo attivato la raccolta fondi, in collaborazione con l’associazione “Amici dei Bambini Cardiopatici” di Torino, per l’acquisto di un ecografo da destinare al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. La cifra sembrava inarrivabile: 45mila euro. Invece, in poco più di una settimana siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. La sottoscrizione rimane ancora aperta e tutte le donazioni saranno destinate all’ospedale. Vedendo i risultati ottenuti, qualcuno ci ha detto: “Perché non create una Fondazione, una Onlus in nome di Mattia?” Chissà, magari lo faremo, intanto ci teniamo a ringraziare chi ha contributo con la propria donazione».