E’ partita con l’assegnazione all’architetto Sellini Davide di Saluzzo la progettazione esecutiva dei lavori quasi un milione di euro assegnati dal bando del ministero dell’Interno al comune di Rifreddo.
“Un atto che – ci spiega il sindaco Cesare Cavallo – tradurrà l’idea di riqualificazione idrogeologica del centro cittadino rifreddese in interventi concreti. Più in dettaglio stiamo lavorando con il progettista su due linee di intervento parallele. Una che si concentra sulle criticità del canale dei Molini partendo dal ponte su via Monborgo e l’altra su come rendere lo stesso ed il centro cittadino più sicuri e più belli”.
Entrando più nel dettaglio seppur non ci siano ancora atti progettuali ufficiali pare ormai asseverato che si interverrà sul ponte situato all’inizio di via Monborgo andando ad aumentarne la luce con conseguente modifica della viabilità della zona. Si proseguirà poi sul canale dei molini andando a risolvere le criticità del letto dello stesso nei pressi dell’ex molino Oddoero e delle case che attorniano il canale giungendo fino all’imbocco di piazza della Vittoria. Qui l’intervento diventerà più massiccio. Infatti, inizia il tratto tombato del canale: quello idrogeologicamente più problematico. Per affrontare la questione sono al vaglio ancora diverse ipotesi.
La più accreditata prevede la “scopertura” del tratto del canale nei pressi del monumento andando a realizzare un’area completamente nuova che consenta da un lato di mitigare il rischio e dall’altro che diventi anche una sorta di elemento di arredo urbano. Scontata, invece, la riqualificazione dell’area scoperta dei pressi dell’ala comunale. Qui oltre a metter in sicurezza gli immobili si interverrà anche per risolvere anche le questioni legate hai canali irrigui.
Stesso lavoro che verrà proposto su piazza Garibaldi e l’area che va verso la provinciale in modo da risolvere una volta per tutte la questione dei corsi d’acqua nel centro del piccolo paese della Valle Po. Per ciò che consta, invece, le tempistiche della progettazione e dei lavori non ci sono ancora certezze assolute.
“La progettazione dell’opera – aggiunge il primo cittadino – è abbastanza complessa e necessita di diversi pareri di enti esterni credo quindi che non avremo una situazione definita prima di settembre-ottobre. Chiusa questa prima parte dell’iter occorrerà poi procedere all’assegnazione dei lavori. Anche qui non sarà una procedura agevole visto l’importo degli stessi. Contiamo comunque di poter completare questa seconda fase entro la primavera 2022 e di essere quindi pronti a far partire i lavori prima della prossima estate”.
In altre parole se tutto andrà bene la riqualificazione idrogeologica partirà tra un anno. Certo un tempo non breve ma che potrebbe anche tornare utile al primo cittadino rifreddese ed i suoi collaboratori per completare i lavori su strade e marciapiedi attualmente in corso evitando così di bloccare la viabilità dell’intero paese.
c.s.