Il riconoscimento del ruolo economico e sociale degli artigiani e delle micro e piccole imprese è stato al centro dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi tra il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e i vertici di Confartigianato, rappresentati dal Presidente nazionale Marco Granelli, e dal Segretario Generale Vincenzo Mamoli, oltre che dal Delegato per l’Europa e Vicepresidente di SMEUnited, Luca Crosetto.
«Gli artigiani e le micro e piccole imprese – ha sottolineato il Presidente Granelli – hanno contribuito a rendere grande l’economia italiana. Siamo pronti a continuare a farlo, ma chiediamo condizioni di contesto che favoriscano le nostre potenzialità. Il PNRR e le riforme annunciate dal Governo sono l’occasione imperdibile, “l’ultima chiamata” per dare una sterzata vigorosa al nostro Paese. Ma il ruolo delle micro e piccole imprese va riconosciuto e sostenuto anche dalle istituzioni europee per gettare le basi della ripartenza dopo la crisi pandemica».
Il Presidente dell’Europarlamento Sassoli si è detto consapevole dell’importanza del ruolo dei piccoli imprenditori e ha sottolineato la necessità di uno sforzo comune per individuare nuove idee, nuove regole e priorità per lo scenario dell’Europa post Covid.
«Anche per l’Italia – ha detto – va ricostruito un modello di sviluppo che ne valorizzi le capacità manifatturiere. Dobbiamo impegnarci tutti per alzare il livello del dibattito pubblico con l’obiettivo di fornire risposte di medio e lungo periodo e proprio dal vostro settore possono nascere molte soluzioni in tal senso».
Il Presidente Sassoli ha offerto la disponibilità sua e del Parlamento europeo per recepire la “voce” italiana dell’artigianato e delle Pmi che può diventare una “buona pratica” per gli altri Paesi. Il Presidente del Parlamento europeo ha quindi invitato il Presidente Granelli e i rappresentanti di Confartigianato a un prossimo confronto a Bruxelles per approfondire i temi che stanno a cuore ai piccoli imprenditori italiani.
Sul tema del salario minimo europeo, il Presidente di Confartigianato ha ribadito al Presidente Sassoli gli squilibri che la proposta della Commissione europea causerebbe nel mercato del lavoro italiano. La materia salariale deve continuare ad essere affrontata nel rispetto delle tradizioni degli ordinamenti nazionali e dell’autonomia delle parti sociali per non compromettere il delicato equilibrio fra retribuzione, tutele contrattuali e competitività delle imprese che in Italia è garantito da oltre 70 anni da una contrattazione collettiva nazionale estremamente diffusa. L’introduzione del salario minimo legale sarebbe un vulnus per la contrattazione collettiva nazionale, strumento che ha consentito di individuare soluzioni su misura per le esigenze organizzative e di flessibilità delle imprese, assicurando, nel contempo, importanti tutele collettive ai lavoratori.
Il Vicepresidente di SmeUnited Luca Crosetto si è soffermato su altri temi di interesse per gli artigiani e le piccole imprese, come la questione del Brennero e dei divieti settoriali imposti unilateralmente dal Governo Tirolese.
«La difesa della libera circolazione delle merci – ha sottolineato Crosetto – è e deve rimanere una delle prerogative dell’Unione Europea e che sta alla base del trattato sul funzionamento dell’Unione».
Il Vicepresidente di SmeUnited ha poi indicato la strategia “Farm to Fork”, pubblicata dalla Commissione europea che, se rappresenta una grande opportunità nella trasformazione alimentare verso sistemi sostenibili, dovrà garantire che altrettanto sostenibili siano gli obblighi a carico degli imprenditori. Inoltre, sulla richiesta proveniente da alcuni Stati europei, di velocizzare la realizzazione dei profili nutrizionali europei, Crosetto ha espresso forte preoccupazione per via della natura stessa della futura classificazione prevista, basata unicamente sulla presenza di determinati nutrienti senza considerare il loro inserimento all’interno di una dieta bilanciata.
Crosetto ha manifestato i timori dei piccoli imprenditori in merito alla modalità di etichettatura proposta dalla Francia, denominata “nutriscore”, che penalizza alcune tipologie di prodotti esprimendo un giudizio sugli stessi senza fornire ai consumatori le giuste informazioni sui valori nutrizionali. A tal proposito, le istituzioni europee dovrebbero prendere maggiormente in considerazione la proposta di etichettatura italiana, che indica al consumatore l’apporto nutrizionale dell’alimento in rapporto al suo fabbisogno giornaliero.
I rappresentanti di Confartigianato hanno infine espresso soddisfazione per l’inizio del dialogo della Commissione europea per ciò che concerne la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti non agricoli. Granelli ha sottolineato come Confartigianato sia favorevole all’estensione della protezione delle indicazioni geografiche a prodotti non agricoli, che valorizzerà ancora di più il lavoro degli artigiani italiani.
c.s.