Nata a Catania nel 1970, figlia di avvocato e avvocato lei stessa, Donatella Finocchiaro si lascia presto alle spalle udienze e tribunali e scommette su cinema e teatro, vincendo. Grazie a un esordio che definisce «miracoloso» con il film “Angela” diretto da Roberta Torre si conquista la stima di registi come Roberto Andò, Marco Bellocchio, Mimmo Calopresti, Giuseppe Tornatore, Francesca Archibugi, Mario Martone, incontri cardine di una carriera che non conosce interruzione, sempre divisa tra cinema, teatro e tv, coronando sogni e realizzando desideri anche molto lontani. Come quello di lavorare con Emma Dante, che le ha affidato il ruolo di Pinuccia adulta nella versione cinematografica de “Le sorelle Macaluso”. «Adoro il suo teatro e ho sempre sperato che mi chiamasse, senza crederci troppo perché so che ha la sua compagnia e che si lascia raramente contaminare da altri attori». Invece, è successo. Emma l’ha voluta in un film che ha anche ricevuto un bel po’ di nomination e la loro intesa, artistica e umana, pare sia stata perfetta.
Articolo a cura di Alessandra Bernocco