La filosofia su cui Banca di Caraglio poggia la propria crescita ruota attorno a una serie di concetti. Potrebbe sembrare un paradosso per un istituto di credito. Ma non lo è. Perché dietro tali concetti ci sono dei valori, dei princìpi, delle emozioni, dei sogni. C’è, insomma, l’essenza di una comunità, con le sue sfaccettature e le sue necessità. Necessità a cui Banca di Caraglio va incontro da quasi 130 anni, 129 per l’esattezza, badando, come i concetti portanti suggeriscono, alla sostanza. È ciò che l’istituto di credito cooperativo ha fatto anche in uno dei periodi più difficili della storia recente, quello caratterizzato dall’emergenza sanitaria.
Quella di essere vicini (come non mai) al territorio è stata una scelta vincente. La conferma sta nei numeri del Bilancio 2020, approvato dall’Assemblea dei Soci nei giorni scorsi, da cui emerge un dato su tutti, quello dell’utile, che ha sfiorato i 5 milioni di euro (4,98). Il direttore generale di Banca di Caraglio, Giorgio Draperis, commenta il risultato con queste parole: «Abbiamo chiuso uno dei bilanci migliori di sempre per il nostro istituto, tutti gli indicatori patrimoniali ed economici sono positivi e, in particolare, nonostante il 2020 sia stato un anno complicato sotto molti aspetti, Banca di Caraglio è riuscita a rafforzare il proprio patrimonio netto, pari a 112 milioni di euro, mentre i coefficienti prudenziali, il tier 1 capital ratio ed il total capital ratio si sono attestati entrambi al 16,23%, in crescita rispetto al 13,93% del 2019. Anche l’indice Roe (utile netto/patrimonio netto, nda) è molto soddisfacente al 4,88%, così come le masse complessive gestite dalla Banca che ammontano a 2,82 miliardi di euro. Abbiamo inoltre adottato un’attenta politica di copertura delle esposizioni deteriorate, portando la percentuale di svalutazione delle sofferenze al 72%, superiore alla media nazionale delle banche di credito cooperativo che a giugno scorso era di 67,5%».
Gli fa eco Livio Tomatis, presidente di Banca di Caraglio: «La conferma che nulla ha certezza, tipica di questo lungo periodo “sospeso”, ci ha incalzato e ci incalza ogni giorno; così tutti noi abbiamo giocoforza ancora imparato qualcosa. Abbiamo allargato i nostri generali confini, trovato nuove energie e capacità di reazione e riattivazione. E così anche la nostra Banca, con le sue donne e i suoi uomini, ha lavorato, anche se “diversamente”, ogni giorno intensamente di più e in coerenza con l’identità mutualistica di “banca di comunità” che non ha mai fatto mancare, in un momento di grande difficoltà, il proprio sostegno e la propria vicinanza a imprese, famiglie, associazioni e ogni altra realtà del territorio. Abbiamo portato all’approvazione dei soci, quindi, un Bilancio 2020 con numeri molto positivi che fanno guardare al futuro con fiducia, auspicando che quella avviata possa essere una vera ripartenza per tutti e, in particolare, per quei settori che più stanno pagando gli effetti dell’emergenza».
Il sostegno a cui faceva cenno il Presidente, si è concretizzato, solo guardando al periodo Covid, con uno stanziamento di un plafond da 15 milioni di euro a favore di centinaia di famiglie e imprese del territorio, con la concessione di finanziamenti a tasso agevolato, anche per commercianti e artigiani, e altre forme di aiuti. Insomma, come sottolinea il Direttore, «Banca di Caraglio si è confermata una realtà dinamica, fortemente legata al territorio e capace di rispondere velocemente alle richieste. In linea anche con le caratteristiche del gruppo bancario a cui facciamo riferimento, Cassa Centrale Banca, intendiamo alimentare questa nostra vocazione, questa nostra sensibilità, in modo da continuare a essere motore di sviluppo della comunità».
«E, alla luce di ciò», conclude il presidente Tomatis, «i concetti chiave sono digitalizzazione, evoluzione e formazione. Tutto ciò percorrendo la strada dello sviluppo “green”. Se continueremo a muoverci in questa direzione potremo dire di aver evoluto la missione sociale che caratterizza la nostra storia. In ogni caso, rimarremo quelli di sempre, con gli stessi princìpi, con gli stessi valori e con i medesimi obiettivi, in ogni istante pronti a cogliere le sfide che si presenteranno».