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«La mia famiglia si è sempre sentita italiana»

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Pierre Mosca, all’anagrafe Pietro, è nato a Demonte il 24 luglio 1945. I suoi genitori, Giovanni Battista Mosca e Clementina Patti, vivevano a San Pellegrino Terme, nel Bergamasco, che lasciarono a pochi mesi dalla na­scita del figlio per cercare fortuna in Valle Stura, dove Giovanni Battista lavorò come boscaiolo. La stessa oc­cupazione spinse la famiglia a un nuovo spostamento di lì a poco: si stabilizzarono nel Sud della Francia, a Pompignan, dove Pierre iniziò la sua carriera da calciatore. Difensore di ruolo, ha disputato 232 partite tra Prima e Seconda divisione francesi, con le maglie di Montpellier e Monaco. Dal 1981, ha iniziato il suo percorso da allenatore, sedendo sulle panchine di Sochaux, Rennes, Montpellier, Tolosa, Tolone, Nîmes e Arles-Avignon. Oggi si dedica alla formazione di allenatori dei settori giovanili, la sua vera passione. Sposato con Maryse, ha tre figli, i cui nomi (Valeria, Letizia e Fabio) evidenziano il suo forte amore per l’Italia, e molti nipoti e pronipoti. «Ho viaggiato molto per lavoro, formando tecnici anche in Réunion e nella Martinica, ma il mio cuore resta italiano. Mio nonno combatté per l’Italia nella Prima Guerra Mondiale, rimettendoci anche una gamba, e la nostra famiglia si è sempre sentita italiana. Pensi che io e mia moglie ci muoviamo solo con auto Fiat e Alfa Romeo (ride, ndr)».