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L’Alba di Fenoglio tra scrittura e musica

“Over the rainbow” vedrà sul palco Alessandra Morra insieme a Peppe Servillo e Furio di Castri

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Rinviato una prima volta due anni fa, messo in cartellone per la data del 5 novembre scorso e poi nuovamente spostato a causa del lockdown, “Over the rainbow” è ora pronto a promuovere una concezione trasversale di cultura ad Alba, in apertura di un ricco calendario di eventi che caratterizzeranno l’estate nella capitale del­le Langhe. «Sarà un evento culturale accompagnato da mu­sica eccezionale», spiega l’organizzatrice Alessandra Mor­ra, già apprezzata negli anni passati, tra la altre cose, per il “Festival InPoetica” e per “In donne veritas”, «che permetterà di prendere consapevolezza di quanto la letteratura di Beppe Fenoglio possa anche essere letta come “sismografia” del nostro territorio, poiché assorbe tutti gli umori culturali, musicali, letterari che sono presenti al suo interno.
L’Alba lasciata nel 1963 da Fenoglio è molto diversa ma quella attuale. È una realtà diventata internazionale, si è arricchita. Tuttavia le abitudini, le considerazioni, la “sismografia”, appunto di quel luogo, rivelano come l’“albesità” non sia mai cambiata».

L’evento, in programma mercoledì 30 giugno presso l’Arena “Guido Sacerdote” alle 21, vedrà sul palco, oltre ad Alessandra Morra, il cantante Peppe Servillo e il contrabbassista Furio di Ca­stri; per dare luogo a un incontro con la scrittura di Fenoglio al fine di rievocare insieme agli spettatori le origini della musica afroamericana e il suo arrivo in Italia. Quello di Alba sarà anche il primo appuntamento deI Torino Jazz Festival Piemonte che accompagna il pubblico sino all’autunno inoltrato proponendo 13 concerti in 13 Comuni del Piemonte coinvolgendo oltre 40 artisti in tutte le province della regione. L’evento culturale albese, trasversale alla letteratura e alla musica, racconta il diffondersi e il radicarsi di un nuovo genere musicale, il jazz, che alla fine della Seconda Guerra Mon­diale diviene la musica evocativa della rinascita: canticchiare e canterellare il jazz, come avrebbe detto Fenoglio, è l’ispirazione di un progetto polifonico e originale dedicato alla poetica, alla letteratura e alla musica. Gli artisti sul palco, nel connubio di una trasversalità voluta, restituiranno un paesaggio di rinascita, nei colori di un arcobaleno.
«Vorrei sottolineare ancora una volta», ha commentato l’Assessore albese alla Cultura Carlotta Boffa «il grande impegno dell’architetto Alessandra Morra che negli anni ha saputo offrire alla cittadinanza albese grandi personaggi che si occupano di cultura, scrittori, giornalisti, musicisti. Alessandra, con i suoi ospiti, darà vita a uno spettacolo capace di descrivere attraverso l’opera di Fenoglio l’anima della nostra terra. Restituito alla sua quotidianità fragile, lo scrittore albese riesce con la sua poetica a descrivere la nostra malinconia, il nostro vivere con passione, la forza dell’attesa. Perché lassù, oltre l’arcobaleno, tutto è possibile, i nostri sogni sono intatti, le nostre speranze sono ad un passo».

«Da una comunicazione scritta tra l’editore Garzanti e Beppe Fenoglio», ha aggiunto Alessandra Morra, «si sa che “Lon­tano dietro le nuvole”, verso di “Over the rainbow”, nella traduzione di Fenoglio era il tito­lo scelto dallo scrittore per il romanzo che sarebbe poi stato chiamato “Una questione privata”. Sei anni fa con “InPoetica” ab­biamo portato ad Alba Paolo Conte per una conversazione straordinaria proprio su questi temi. La generazione del cantautore astigiano è successiva a quella di Fenoglio ma è accomunata da una visione, dall’ascolto del jazz, di un altro tipo di musica che arrivava dall’America e dalla Francia, ed era legata a un nuovo modo di comunicare.

«Sono molto contenta di poter aprire una serie di eventi culturali importanti in programma ad Alba con questo appuntamento che è anche un modo di legare tutti i lavori fatti in precedenza e trovare un filo conduttore», commenta Alessandra Morra, per poi aggiungere: «L’auspicio, in questo momento di ripartenza, è che da lontano, da oltre le nuvole, possa intravedersi una qualche parvenza d’azzurro». E conclude affermando: «Mi fa molto piacere anche avere il patrocinio della città di Alba, che risale a due anni fa ma che è stato confermato, e poter vantare una collaborazione con il Torino Jazz Festival Piemonte, che è realtà diversa dalle altre esistenti in questo momento, la quale ha scelto il mio modo di lavorare, credo per la bibliografia. Una bibliografia che riguarda tanti artisti: Paolo Conte, Marlene Kuntz, Ezio Bosso (alla musica del quale ho dedicato una libro), Massimo Recalcati, Gianni Vattimo, Morgan e Francesco Clemente».