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Paul Haggis: «Italiani, adoro il vostro allegro gesticolare!»

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«Se dovessi girare un film nelle Langhe? Non so bene a qualche genere potrei pensare…», confida tra il serio e il faceto lo sceneggiatore e produttore cinematografico Paul Haggis a IDEA dopo il pranzo con vista sulle colline di Castiglione Falletto con la delegazione di AmiCorti International Film Festival di cui è presidente di giuria. «Probabilmente passerei tutte le mie giornate a godermi il panorama e degustare i vostri meravigliosi vini e non riuscirei a portare a termine nessun progetto! Non credo sarei in grado di produrre un film qui, seriamente, sarebbe troppo pericoloso per me. Amo troppo il vostro strepitoso Barolo e per concentrarmi dovrei andare da qualche parte dove il vino è di pessima qualità…». Ride e aggiunge: «A volte qualche attore italiano mio amico si lamenta con me del fatto che spesso nei film americani l’immagine che emerge dell’Italia e dei suoi abitanti è un po’ da cartolina, condita di stereotipi che non rappresentano la realtà. Avete ragione, vi facciamo esclamare spesso “mamma mia!” e parlare con le mani… ma vede? Anche lei adesso sta gesticolando, non riuscite proprio a farne a meno e noi vi amiamo per questo, sia chiaro. Scherzi a parte, può darsi che nel rappresentarvi esageriamo le parti di voi che ci piacciono di più, ma non lo facciamo per prendervi in giro, anzi! I vostri gesti sono unici… (chiude le punta delle dita e muove su e giù il polso, come a dire “cosa vuoi?”), ma quanti gesti avete? Mille! Magari non capiamo nemmeno bene cosa significhino, ma adoriamo questo vostro sventolare la mani mentre parlate, mette allegria. Le mie tre parole preferite in italiano? Dopo questi giorni sono Barolo, Barbaresco e… Nebbiolo».