Una delle notizie principali della settimana pallavolistica monregalese è la decisione di Simona Mandrile di lasciare la LPM Bam Mondovì. Il libero classe ’99, prodotto dei vivai locali, ha annunciato sui propri canali social la volontà di intraprendere una nuova avventura. L’abbiamo intervistata per capire i motivi di questa scelta e per fare un bilancio dei suoi anni rossoblu.
Simona, da dove nasce l’idea di cercare una nuova casa per la prossima stagione?
Dopo tre anni intensi, molto belli e ricchi di soddisfazioni sento il desiderio di rimettermi in gioco. Ho voglia di giocare e compatibilmente con il mio percorso universitario credo che sia il momento giusto per una nuova sfida.
Quali sono i momenti più belli che ti porti dietro di questo percorso?
Sicuramente uno dei ricordi più vividi e belli è la stagione della promozione in Serie A2. In particolare le due serie di semifinale e finale sono qualcosa di indescrivibile. Altri momenti fantastici sono stati l’esordio in Serie A a Roma, in cui sono entrata in battuta e ho fatto un ace al primo tentativo e le due finali di Coppa Italia, nonostante l’esito non sia stato quello che avevamo sperato. Vorrei finire con l’ultima partita prima del primo stop per il Covid, in casa contro Martignacco.
A livello umano quali sono i rapporti con le persone che ti porterai dietro?
Durante tutti questi anni ho avuto la possibilità di conoscere tante persone e di creare tanti buoni rapporti. Il primo pensiero è per tutti i vari staff tecnici e manageriali, tra cui il d.s. Paolo Borello. Anche con tante compagne ho visto nascere amicizie bellissime, ovviamente più con alcune e meno con altre, ma con tutte ho condiviso un pezzo di strada che ricorderò con piacere.
Cosa c’è nel futuro di Simona Mandrile?
A settembre inizierò la laurea specialistica a Torino. Sto cercando una squadra che mi permetta di giocare e mi dia la possibilità di crearmi le mie esperienze. Ho voglia di rimettermi in gioco e voglio capire a che punto sono.
Stiamo parlando di un addio o di un arrivederci?
Spero tantissimo che si tratti di un arrivederci. Se riuscissi a farmi il mio bagaglio di esperienze e capire che posso reggere e valere un certo livello mi piacerebbe ritornare. Dipende da tante cose, ma lascio in ogni caso tanti buoni rapporti e in un futuro non si sa mai.