Con l’entrata in vigore del Green Pass nell’Unione europea, sono circa 1,5 milioni gli italiani che hanno deciso di trascorrere una vacanza all’estero durante l’estate.
È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi alle vacanze degli italiani nell’estate 2021 durante le quali il green pass potrà valere anche per garantire in sicurezza l’ingresso a concerti, festival, teatri e ristoranti. La stragrande maggioranza degli italiani ha deciso in realtà di rimanere nei confini nazionali ma c’è addirittura un italiano su tre (33,3%) che ha scelto di fare una vacanza a chilometri zero restando all’interno della propria regione dove comunque anche grazie al green pass si potrà accedere in prospettiva a servizi ed attività che sono state per lungo tempo precluse dalle misure adottate per fermare il contagio.
“In particolare con il Green Pass – evidenzia Roberto Moncalvo – possono arrivare più agevolmente i 28 milioni di turisti europei che prima della pandemia erano venuti in vacanza in Italia. Il ritorno degli stranieri in vacanza in Italia ed in Piemonte è strategico per l’ospitalità turistica e per la ripartenza concreta dei nostri territori. A trainare le vacanze green sono i nostri 300 agriturismi piemontesi che, spesso situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde, sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Il Piemonte è da anni meta ambita per i turisti: basti pensare che la Provincia di Cuneo, fino al 2019, registrava quasi 2 milioni di presenze delle quali circa 800.000 turisti stranieri“.
“Insieme al relax – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – gli stranieri, in modo particolare, ambiscono ad assaporare il vero cibo italiano, tanto che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche”.
cs