«Chi sceglie la solidarietà vince sempre»

Giuseppe Musso saluta dopo un anno alla guida del Distretto Rotary 2032: «Il bilancio è positivo»

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Il suo mandato da go­vernatore del Di­stret­­to Ro­tary 2032 è terminato nei giorni scorsi (e l’Interclub organizzato dal Club di Alba gli ha tributato un caloroso saluto), ma Giu­seppe Mus­so ha ancora tan­­te pagine di impegno so­cia­le da scrivere. Dalle sue pa­role traspare il rammarico per non aver potuto concretizzare molti dei progetti in pro­gramma a causa dell’improvvisa pandemia che si è sca­tenata. Giusto un rammarico, non di più, perché, nel complesso, il bilancio è positivo, visto che i Rotary di Liguria e Basso Piemonte hanno giocato un ruolo chiave nel fronteggiare l’emergenza sa­ni­taria. Di ciò il governatore uscente (che ha passato il testimone a Silvia Scarrone) è estremamente orgoglioso. Lo ha detto a ciascuno dei 42 Club del Distretto e ai rispettivi 2.480 soci, lo ha raccontato ai più giovani del sodalizio, ovvero il futuro dei Rotary e della nostra società. Una risorsa preziosa che continuerà a supportare, anche svestiti i panni del governatore.

Musso, che effetto le fa non essere più in carica?
«Sono giorni strani, ho la sensazione di dover far partire mille iniziative, invece il mandato si è concluso…».

Come ha trascorso gli ultimi giorni da governatore?

«Ho vissuto momenti davvero piacevoli e intensi. Questo soprattutto perché, con l’allentarsi delle norme legate alla pandemia, ho avuto la possibilità di incontrare di persona i Club che costituiscono il Distretto».

Che riscontri ha avuto?
«Credo che il lavoro svolto dal Distretto in quest’annata condizionata dalla pandemia sia stato apprezzato: il merito va ascritto alla disponibilità e al dinamismo dei singoli Club».

Cosa l’ha colpita di più?
«Il fatto che i singoli Club abbiano anteposto il bene della collettività davanti a tutto. Ciò ha spinto ciascun gruppo a far fronte comune con gli altri club del proprio territorio e a lavorare in squadra. I Club si sono uniti contro la pandemia mostrando uno spirito di condivisione fuori dal comune».

È soddisfatto di come si è comportato il Distretto?
«La voglia di fare, al nostro insediamento, era grande; l’arrivo, inaspettato del Co­vid-19, ha sconvolto ogni programmazione. Le prime settimane sono state difficili, ma i Club hanno reagito alla grande. I “service” e i progetti che sono stati concretizzati a sostegno delle strutture sanitarie e di chi ha sofferto di più lo dimostrano».

C’è un’immagine relativa agli interventi durante la pandemia che le è rimasta particolarmente impressa?
«La riconoscenza che ho notato negli occhi di chi ha ricevuto il nostro sostegno. Penso, in particolare, alle parole di encomio che ci hanno attribuito le scuole di Piemonte e Liguria che hanno ricevuto i tablet che abbiamo donato loro nell’ambito del progetto Usaid. Un investimento di valore a favore delle nuove generazioni…».

A proposito, le giovani leve sono sempre state al centro del suo mandato…
«Purtroppo il Covid ci ha impedito di attuare alcuni programmi pensati per loro… Appena la pandemia sarà risolta, verranno riattivati gli scambi-studio internazionali per gli studenti. Si tratta di opportunità uniche a disposizione dei ragazzi per migliorare la conoscenza delle lingue straniere e arricchire il proprio bagaglio culturale».

Che eredità lascia al nuovo governatore?

«Lascio un Distretto in buona salute, pronto a promuovere, sotto la guida di Silvia Sca­rrone, “service” ancora più rilevanti e attività, speriamo tutti, in presenza».

Nel suo ruolo di presidente distrettuale ha avuto modo di conoscere meglio il Basso Piemonte. Impressioni?

«Nell’In­terclub or­ganizzato al ristorante “Ca’ del lupo” dal Rotary Club di Alba, siamo pure stati accarezzati dal vento… Sembrava di essere sulla costa ligure! Del resto, il territorio piemontese sa regalare continuamente sorprese: in ogni ambito, dall’agricoltura all’industria, c’è un’eccellenza pronta a stupire. Ma anche la nostra Liguria si difende bene: gli effetti del coronavirus sul comparto turistico, centrale per la nostra economia, e i problemi inerenti le reti di comunicazione ci hanno pe­nalizzati, ma la nostra regione ha tutte le potenzialità e le competenze per rialzarsi fin da subito e ripartire ad alto ritmo».

Che messaggio vuole lasciare ai “suoi” giovani?

«Dico ai giovani di essere spontanei e di credere in loro stessi e nelle loro capacità, senza smettere mai di inseguire le proprie aspirazioni. E non dimentichino di affidarsi a chi si batte per gli altri, con spirito solidale: come dimostrano la storia dell’uomo e l’impegno dei Rotary, chi si lascia guidare da valori come l’amicizia e la solidarietà fa sempre la scelta giusta».