Il mondo dell’ufficio è quello che negli ultimi anni sta subendo l’evoluzione più repentina e profonda. Complici di questa mutazione sono le tecnologie digitali, che consentono connessioni e processi impensabili fino a qualche anno fa. A cambiare radicalmente è anche la concezione stessa che abbiamo del lavoro, dei suoi flussi e ritmi: la natura collaborativa di internet riesce a influenzare anche i nostri comportamenti offline.
«La configurazione fisica degli spazi di lavoro non solo segue queste nuove tendenze», sottolinea Paola Mellano, titolare di Lineaufficio a Saluzzo, azienda specializzata nel settore dell’arredamento per uffici, «ma può anche diventare promotrice di innovazione e di nuove forme di interazione. Il design e l’architettura sono discipline cruciali nel continuo ripensamento dei nostri habitat e il mondo dell’ufficio non è un’eccezione. Il futuro del lavoro sarà ibrido, l’ufficio non sarà più l’unico posto in cui lavorare, ma un luogo distintivo, votato all’innovazione alla socializzazione e alla trasmissione di know how e identità». Questo spirito ha caratterizzato l’opera di progettazione e realizzazione del quartier generale albese di IDG, leader e specialista nella distribuzione di materiale elettrico grazie alla capacità di soddisfare le esigenze dei clienti tramite persone e strutture, che garantiscono quotidianamente un livello di servizio di assoluta eccellenza e qualità.
«Per immaginare questi nuovi spazi», sottolinea Paolo Caraglio, titolare di IDG, «ci siamo affidati a professionalità di alto profilo, come l’architetto Alberto Veglio e l’architetto Lorenzo Agnese di “Interni Studio architetti associati” di Alba, la cui visione ci ha accompagnato alla scoperta di nuovi orizzonti».
«In verità», sottolinea l’architetto Alberto Veglio, «con IDG abbiamo dato continuità al progetto iniziale dell’architetto Demaria, attualizzando e accentuando alcune unicità emerse in corso d’opera. La specializzazione di IDG sono le luci, l’illuminazione e dunque abbiamo cercato di mettere in risalto tutta la valenza di questi prodotti riconoscibili e di alto design. Dal punto di vista architettonico abbiamo evidenziato e caratterizzato l’intervento con una linea molto sobria e pulita, progettando ambienti tecnici, ma non freddi e asettici. Il risultato ha dato vita a nuovi uffici con tonalità più calde, più moderne più avvolgenti… seppur in contesto industriale. Questi grandi spazi ci hanno permesso di immaginare luoghi di lavoro flessibili, dall’atmosfera personale e attenta all’individuo. Ci siamo riusciti grazie a luminose ed essenziali pareti vetrate, proposte da Lineaufficio e rivelatesi idea vincente per definire gli spazi mantenendo la comunicazione e la continuità tra gli ambienti e garantendo soprattutto un’effetto di leggerezza e luminosità».
«Attraverso questo intervento», sottolinea ancora Paola Mellano di Lineaufficio, «abbiamo capito che il lockdown e la pandemia ci hanno indotto ad una riflessione necessaria: la progettazione e la realizzazione di un’ambiente di lavoro è cambiato e il design, in questa evoluzione gioca un ruolo decisivo nell’armonizzare ambienti che si facciano catalizzatori di comunità, sostenitori della creatività, promotori delle diverse culture aziendali e fautori del benessere dei dipendenti. Paolo Caraglio lo ha ben capito e lo studio Interni di Alba assolutamente ben interpretato. Ne sono così scaturiti spazi dotati di una sorta di forza centripeta che attira i collaboratori e li invita a strutturarsi come comunità. La forza è quella del gruppo, del team di lavoro che insieme progetta e immagina soluzioni, fortunatamente nuovamente in presenza. Il 2021 ci ha consentito di ripensare agli uffici, prima progettati in ottica di efficienza ma adesso, e questo intervento lo testimonia, è sempre più urgente una maggiore qualità, accompagnata da un servizio di massima personalizzazione».