Inarrestabili successi per Valgrana di Scarnafigi

Un’estate all’insegna di riconoscimenti e premi

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Ci sono vittorie che hanno un sapore diverso. L’esperienza, la dedizione e la passione sono le basi su cui costruire il proprio operato, l’assegnazione di determinati premi la conferma che la strada intrapresa è quella giusta.

Il percorso della Valgrana, cominciato oltre trent’anni fa, è stato costellato da successi, eventi, soddisfazioni che hanno illuminato un sentiero tracciato su valori a cui la nota azienda scarnafigese non è mai venuta meno. Tra questi riconoscimenti l’impresa lattiero casearia, leader dell’eccellenza all’interno del proprio settore, ne vanta due ulteriori, ricevuti il 20 giugno scorso.

Il Piemontino, nella duplice versione Dolcissimo e Oro, ha ottenuto all’interno della relativa categoria di stagionatura di riferimento (rispettivamente -da oltre 90 giorni fino a un anno – e – oltre un anno), il primo premio in occasione del Trofeo San Lucio.
Il prestigioso concorso, giunto ormai alla nona edizione, è volto a promuovere la qualità sensoriale dei formaggi, nonché a valorizzare il contributo in termini di risorse umane rappresentato dai tecnici caseari e costituisce un appuntamento biennale di somma importanza. «Siamo molto onorati di aver ri­cevuto questi premi», commenta Franco Biraghi Presidente della Valgrana. «Si tratta di un evento di grande rilievo, che ha visto la partecipazione di oltre cento caseifici: una simile vittoria è davvero una notevole riprova del nostro modus operandi». Il valore delle tradizioni insieme a una consolidata maestria hanno consentito di disegnare una realtà che ha sempre messo al primo posto la sicurezza e la qualità, dando forma a quel consolidato connubio tra prodotti sani e gustosi, vero leitmotiv quando si parla di formaggi Valgrana.
«Il nostro Piemontino viene realizzato con latte 100% piemontese, senza l’aggiunta di lisozima», precisa Franco Biraghi. «La garanzia di genuinità, unita ad un sapore unico e inimitabile, ci ha resi un punto di riferimento per quei consumatori che cercano in primo luogo l’eccellenza».

La cerimonia si è tenuta nel magnifico castello, un palcoscenico suggestivo dove l’Asso Casearia Pandino, ha premiato i tecnici caseari che si sono contraddistinti all’interno di ogni categoria. Tra questi ha spiccato la Valgrana che si è aggiudicata due premi, suggelli delle caratteristiche alla base del lavoro portato avanti dall’impresa che sta ricevendo sempre più soddisfazioni in ogni ambito. «La Valgrana è fiera di annoverare tra i suoi riconoscimenti anche questa doppietta», continua Franco Biraghi, «una vittoria importante per l’azienda ma anche un valore aggiunto per il territorio, che ci ha visti nascere e crescere, e per i nostri affezionati consumatori che in questi anni hanno sempre avuto fiducia in noi: questo trionfo è un bel modo per ripagarli».

Un legame stretto, quello che intercorre tra la Valgrana e i luoghi che la circondano, ricchi di materie prime ineguagliabili. Un rapporto consolidatosi negli anni e simboleggiato dal Tagliere Piemonte, la nuova proposta presentata il 17 giugno scorso a Carmagnola. «Una tavolozza di sapori e aromi unici», la descrive Franco Biraghi «che ben rappresentano la scelta del nome. Abbiamo voluto dare ai commensali la possibilità di assaporare i nostri formaggi creando una summa della nostra produzione”. Oltre al Bra Duro e al Raschera Dop spiccano anche i due vincitori del Trofeo: il Piemontino Dolcissimo e Oro non si configurano soltanto come due declinazioni del medesimo formaggio ma, soprattutto, come due esperienze sensoriali differenti; più delicato il primo, spiccato e intenso il secondo, entrambe le versioni hanno peculiarità precise che le rendono personalità prorompenti, ognuna a modo proprio. Tra le caratteristiche fondamentali del Piemontino, c’è anche la versatilità che lo connota come un formaggio ideale non soltanto perché soddisfa ogni palato ma anche per le innumerevoli possibilità di consumo: «In purezza, da tavola o grattugiato, il Piemontino si presta benissimo a molteplici utilizzi», sottolinea Franco Biraghi, descrivendolo come «vincente all’interno di svariate ricette capaci di esaltarne il sapore». Dalla pizza alla fonduta, passando attraverso la tradizione di gnocchi o risotto, rappresenta l’ingrediente perfetto per decorare ogni piatto con un guizzo di gustosa creatività.
Partire dagli insegnamenti di ieri e non smettere mai di guardare al futuro, ha consentito alla Valgrana di dar vita a una sinergia quantomai efficace: quella tra l’uomo e la tecnologia, una dicotomia in cui nessuno dei due prevale sull’altro ma che si basa sul rispetto degli insegnamenti apportati da entrambi. E i risultati si vedono. Il Trofeo San Lucio si aggiunge, infatti, ad altri importanti riconoscimenti, come la vittoria all’interno del concorso Crudi d’Italia dove, per due anni di seguito (2018-2019), il Bra duro Dop è salito sul gradino più alto del podio nella categoria “Formaggi a lunga stagionatura” insieme al Piemontino (2019) primo classificato nella categoria “Stravecchio”.
«Questa nuova vittoria», conclude Franco Biraghi, «è la prova del nove di come semplicità e dedizione siano le carte vincenti su cui investire per costruire un futuro sempre più ricco di soddisfazioni e conferme».

Articolo a cura di Linda Arnaudo