La 91a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba vuole ripartire in grande stile, dopo la passata edizione vissuta principalmente in veste digitale, a partire dalla presentazione, avvenuta nei giorni scorsi, a Milano, presso il giardino del ristorante Voce, accanto al Teatro alla Scala.
Sipario alzato, il via alla sostenibilità, che è il tema centrale di questo 2021, espresso da un profondo claim, “Connessi con la natura”, volto a evidenziare quanto ci sarà accanto all’enogastronomia in fatto di tematiche legate alla tutela ambientale, al cambiamento climatico, alle questioni socio-economiche. Tutte questioni che condizionano sempre più l’esistenza del “tuber magnatum Pico”.
Moderati dalla giornalista Fernanda Roggero, nel giardino di Manzoni si sono avvicendati gli interventi della presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena, del direttore Stefano Mosca, dell’assessore al Turismo del Comune di Alba Emanuele Bolla, dell’assessore regionale Vittoria Poggio, del curatore gastronomico Paolo Vizzari e dello chef Davide Palluda, patron del ristorante “All’Enoteca” di Canale.
Negli ultimi anni la scelta della Fiera è stata quella di un innalzamento qualitativo del profilo del turista e dell’attenzione mediatica, spostando strategicamente il focus dal prodotto, il tartufo bianco d’Alba, al suo utilizzo nell’alta cucina, con il coinvolgimento di numerosi chef stellati accanto ai cuochi di trattorie del territorio, custodi della tradizione gastronomica locale. Questo ha portato a grandi risultati e ora, ribadisce la presidente dell’Ente Fiera Allena, «Riteniamo sia venuto il momento di una svolta culturale che tenga conto delle sfide cui la nostra società non può più sottrarsi: un nuovo paradigma nella tutela ambientale, misurandosi con il cambiamento climatico e la sostenibilità, puntando sempre più sul gioco di squadra».
In un susseguirsi di racconti della presidente e del direttore Mosca, ha preso forma il programma di questa edizione, un intenso calendario di “showcooking” e attività connesse al mondo della cucina, dell’arte, della musica, della cultura.
Il cuore della Fiera rimane il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba dove poter acquistare magnifici esemplari di “tuber magnatum Pico”, selezionati dai giudici dell’Analisi Sensoriale del Tartufo, formati dal Centro Nazionale Studi Tartufo. La “pancia” della Fiera resta invece l’Alba Truffle Show, all’interno della Sala Beppe Fenoglio, nel cortile della Maddalena, per mostrare attraverso grandi firme della cucina nazionale e internazionale le creazioni gourmet che ruotano intorno al tartufo bianco di Alba; numerosi gli chef presenti ai Foodies Moments con “cooking show”, a esprimere e raccontare la loro ispirazione legata a questo aromatico diamante della terra. Ritornano i seminari di Analisi Sensoriale del Tartufo e le Wine Tasting Experience dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero.
È confermato anche quest’anno il format vincente delle cene insolite, nate da un prezioso connubio tra l’opera di chef stellati e l’utilizzo di location di pregio e inedite, come la sala del Teatro Sociale di Alba.
I Creative Moments uniranno le tre Città Creative Unesco per la gastronomia, Alba, Bergamo e Parma, in alcuni momenti di gemellaggio, di progettazione comune e di contaminazione reciproca.
E visto che Alba, oltre che città Unesco per la gastronomia, sarà nel 2022 capitale mondiale dell’enoturismo, ospitando il forum Global Conference on Wine Tourism, il calendario della Fiera prevede anche numerosi appuntamenti collegati a realtà vitivinicole di assoluta eccellenza. Ci sarà il debutto in Fiera dello champagne e anche l’Asta “en primeur” del Barolo a fine ottobre, in cui saranno battute le barrique prodotte dalla vigna “Cascina Gustava”, ai piedi del Castello di Grinzane Cavour.
E con un piede sempre in territorio milanese, tornerà “La Vendemmia”, appuntamento di successo promosso da MonteNapoleone District per unire i grandi marchi del lusso internazionale e le più prestigiose cantine nazionali e internazionali, attraverso la cucina dei migliori ristoranti e degli hotel 5 stelle lusso della città. Ad anticipare le nove settimane di Fiera, due gli appuntamenti da segnare: il 21 settembre, la celebrazione del “Tuber Primae Noctis”, il “Capodanno del Tartufo”, prima notte dell’anno in cui si dà l’avvio alla cerca per i trifolao; e poi il “Weekend del Folclore”, il 2 e 3 ottobre, con il tradizionale Palio degli Asini e le attività proposte dalla Giostra delle Cento Torri.
Importanti anche gli eventi “satellite” fuori dal centro cittadino: dal 26 al 28 novembre Alba sarà protagonista alla Fiera Regionale del Tartufo di Asti, con i Palazzi del Gusto, e a Roddi con il Truffle Hub nel castello, che fungerà da vetrina per le eccellenze enogastronomiche piemontesi. Non mancano i legami della Fiera e del tartufo con la cultura, lo sport e il design: ce n’è per tutti i gusti e non solo per gli appassionati gourmet. E non mancano nemmeno gli appuntamenti internazionali, con un evento esclusivo il 25 ottobre presso lo Yacht Club di Montecarlo, alla presenza del principe Alberto; alcuni eventi in Svizzera con Verbier; la presenza all’Expo di Dubai. Altro importante evento di peso internazionale è l’Asta Mondiale del Tartufo con il collegamento internazionale dal Castello di Grinzane Cavour: il 14 novembre, Hong Kong, Mosca Singapore e Dubai si contenderanno i lotti più prestigiosi di tartufo bianco d’Alba.
E su questo, durante la conferenza di presentazione a Milano, è stata simpaticamente lanciata una sfida all’Italia, affinché il tartufo più prestigioso battuto all’Asta, solitamente assegnato a Hong Kong, resti quest’anno in territorio nazionale!
Lode ancora una volta alla sostenibilità con un omaggio ai relatori e agli chef ospiti della giornata meneghina dedicata alla presentazione della kermesse: una pianta tartufigena di buon auspicio, per una stagione ricca di frutti della terra e di eventi in presenza!
Articolo a cura Nadia Toppino