È stato presentato presso il Castello di Racconigi il Consorzio turistico Terre Reali del Piemonte, un importante strumento operativo per lo sviluppo dell’economia turistica della pianura piemontese. Nel corso dell’evento che ha visto la partecipazione di tanti ospiti in presenza e collegati da remoto, sono stati presentati i nuovi progetti ed offerte che andranno ad arricchire il prodotto turistico piemontese sul mercato locale, nazionale ed internazionale attraverso un crocevia che unisce il cuneese e il torinese.
Una strategia condivisa ed accolta con evidente interesse dai rappresentanti della Regione Piemonte rappresentati dall’assessore al turismo Vittoria Poggio; dalle Atl del Cuneese con la direttrice Daniela Salvestrin; dall’Atl Langhe Monferrato Roero con il presidente Luigi Barbero, dal Turismo Torino e provincia, da Federalberghi Torino con il direttore Roberto Anino, dalle Amministrazioni Comunali e dai numerosi operatori turistici del territorio.
«Questo progetto nasce dalla voglia di convidivere i tratti più caratteristici di questi territori, in primis quelli culturali», ha sottolineato il sindaco di Racconigi Valerio Oderda.
«La pandemia ci ha insegnato che lavorare insieme porterà buoni frutti e, nello spirito di Terre Reali del Piemonte c’è il desiderio di evolvere la progettazione in eventi di promozione congiunti che permettano di cogliere appieno il valore del turismo esperienziale».
Paolo Bongioanni, vice-presidente della Terza Commissione consiliare del Piemonte, tra i sostenitori, sin dalla nascita di questo progetto in qualità di presidente dell’Atl del cuneese per 21 anni ha rimarcato, con grande soddisfazione: «oggi si mettono le basi per riuscire a dare al territorio una valenza commerciale al fine di proseguire nell’opera di una costante promozione turistica, legata proprio al grande numero di posti letto disponibili».
In qualità di moderatore, il presidente di Terre Reali del Piemonte, Giancarlo Fruttero ha posto l’accento sugli «aiuti ricevuti di tutti gli attori coinvolti nel percorso del consorzio: i primi cittadini di Savigliano, Bra, Cavallermaggiore, Monchiero, Murello, Marene, Faule e Fossano e dagli istituti di credito, in particolare, Cassa di Risparmio di Fossano, Bcc di Cherasco e Banca Cassa di Risparmio di Savigliano. Tanti sostegni che ci permetteranno di sviluppare itinerari diversificati e che possono offrire varie e numerose possibilità alle emergenti tipologie turistiche, in particolare quello outdoor e agroalimentare. Noi ci abbiamo creduto sin dal 2014, insieme all’Ascom di Bra e di Savigliano e oggi proseguiamo nel nome della professionalità, allargando la nostra estensione verso l’area torinese».
Livio Raballo, direttore di Confcommercio Savigliano ha dettagliato la strategia di destinazione turistica dell’area sottolineando: «la necessità di fare leva su una metodologia di lavoro chiara e precisa nella scelta degli obiettivi a breve, medio e lungo termine per portare la pianura a diventare destinazione turistica sostenibile e intelligente. Un intreccio di azioni mirate e funzionali atte ad incrementare il movimento turistico regionale. Una rete di prestazioni per ottimizzare, potenziare e aumentare la vendita del sistema ricettivo».
Nel corso degli interventi, particolarmente significativo è stato il punto di vista di Francesco Tapinassi, direttore presso Toscana Promozione Turistica e artefice del sucesso dell’area della Maremma che ha raccontato le esperinze comunicative di una regione conosciuta internazionalmente.
«Questo consorzio è la riprova del valore del mettersi in gioco, non in termini individualistici, ma collettivi», ha sottolineato il presidente dell’Atl langhe Monferrato Roero, Luigi Barbero. «E noi oggi siamo chiamati ad affrontare un turismo cambiato nelle aspettative e nei servizi, nelle tematiche e nelle esigenze. Temi come sostenibilità, ripetto dell’ambiente diventeranno il fulcro dei nuovi bisogni a cui noi certamente riusciremo a rispondere con concretezza. Come nel nostro stile, attento ad un’ospitalità che mette al primo posto la qualità e l’eccellenza del nostro territorio e dei suoi tanti operatori».
Luisa Piazza, direttore Dmo Visit Piemonte, ha ribadito: «Nonostante l’anno difficile il dato positivo rimane un Piemonte che ha una reputazione in crescita e Torino ha un gradimento, in riferimento ad alberghi e ristoranti, due punti superiori a quelli di Milano, mentre il territorio di Langhe, Monferrato e Roero ha surclassato di 5 punti la Borgogna».
Le conclusioni sono state affidate a Daniela Salvestrin, direttore dell’Atl del Cuneese che ha posto l’accento sulla necessità di rendere tutto il territorio della Granda, «luogo appetibile dal punto di vista turistico. Un compito a cui gli amministratori devono assolvere garantendo un buon livello di vivibilità per i cittadini e al contempo offrendo servizi di qualità. Il nome di questo consorzio è nobile, perchè Terre Reali del Piemonte significa occuparsi di un’area che è stata patrimonio dei Savoia, ma per noi la chiave di Reale deve sottendere alle qualità di autentico, vero, come le esperienze da non perdere in questo magico e fortunato lembo della Granda».