Tutela dell’ambiente e approfondimenti socio-economici protagonisti dal 9 ottobre al 5 dicembre

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Dall’inizio di ottobre all’inizio di dicembre, Alba ospita ogni anno la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, un appuntamento annuale che celebra l’incontro tra cultura, territorio, esperienze sensoriali e gastronomiche, affermandosi come una delle vetrine del “made in Italy” più prestigiose e ambite. La forza di questo evento è aver trasformato sempre più il classico concetto di fiera, per proporre al visitatore un ricco programma di mostre, “show cooking”, appuntamenti con l’arte e percorsi esperienziali. Anche regalando ricette e visioni nuove del mondo legato al “tuber magnatum Pico”. Cuore centrale della manifestazione il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, aperto ogni sabato e domenica (con aperture straordinarie l’1 e il 2 novembre), dove è possibile acquistare il prezioso “tuber” con la sicurezza e la tutela garantite dal Centro Nazionale Studi Tartufo. Tra gli appuntamenti più attesi dai visitatori, l’Alba Truffle Show, lo spazio dedicato agli “show cooking”, le Analisi Sensoriali del Tartufo, le Wine Tasting Experience e i Foodies Moments, dove il tartufo bianco d’Alba viene interpretato da grandi chef italiani. Piazza Risorgimento si trasforma nel “Salotto dei Gusti e dei Profumi”, esposizione permanente che celebra le eccellenze del territorio piemontese e italiano con assaggi, degustazioni, workshop e laboratori didattici. E poi il connubio tra gastronomia, arte, musica e design si traduce anche in numerosi progetti collaterali. Dopo la 90esima edizione in veste di “digital experience”, quest’anno ci si prepara ad un programma fitto e intenso per una 91esima edizione che ha come tema chiave la sostenibilità, declinata su tre assi importanti: ambientale, sociale ed economica, con un approccio integrato tra personaggi di finanza, innovazione digitale, artigianato, alta moda, arte, musica e ovviamente cucina d’autore.

Articolo a cura di Nadia Toppino