Una missione virtuosa, densa di creatività, portata a termine nel migliore dei modi. Sono queste le impressioni che lascia il concorso indetto dall’Istituto comprensivo di Alba-Quartiere Moretta, al termine di un lungo percorso che ha posto al centro di tutto gli studenti. In particolare, quelli che lo scorso anno appartenevano alle classi quarte elementari della scuola “Umberto Sacco” e alle seconde medie della scuola Pertini: tutti, dunque, componenti effettivi di una sorta di grande famiglia educativa e formativa come l’Istituto albese. E tutti, con questo “exploit”, sono giunti in bellezza al coronamento del proprio ciclo di istruzione: con le loro idee, in quella che è stata un’iniziativa ben distinta dai canoni di quella che poteva essere una semplice e “classica” gara al disegno più bello.
Si è partiti già mesi fa, crescendo insieme, in un lavoro di continuità tra ordini di scuola, un “brainstorming” collettivo in concerto con le insegnanti di elementari e medie, nel quale un ruolo determinante è stato giocato dalle docenti del dipartimento di arte e tecnologia della scuola albese, tra confronti e lezioni-workshop.
Un modo alternativo per imparare, creare, costruire; ben rappresentato, nel momento finale, dalle sensazioni espresse dall’insegnante Chiara Benvegnù, presente in cabina di regia per questo percorso sin dalla prima ora, insieme alla collega Gabriella Giacosa: «È stata una fantastica sorpresa sapere che il disegno scelto per diventare logo è stato quello di Alice Farinetti, una mia allieva della terza B: un elaborato pulito, chiaro, che con estrema semplicità rappresenta quello che è la nostra scuola. Le tre matite in altezza decrescente con le tre palline che le sovrastano, sembrano tre bambini di età differenti e rappresentano le tre fasi della crescita, dall’infanzia all’adolescenza, che vivono alunne e alunni, percorrendo il primo ciclo di istruzione. E i tre colori diversi rappresentano i tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria, ndr) ma richiamano anche ai diversi colori degli edifici dei nostri plessi. Sono pochi elementi, ma ben scelti e combinati, che dicono tante cose».
Sul podio, ad Alice (che nel frattempo ha già deciso di proseguire il suo percorso di studi con un indirizzo scolastico in linea con il suo talento) sono succeduti Alessandro Emma della terza D e, al terzo posto, Raffaele Lanza insieme a Francesco Di Maggio della terza A.
Un “bravi” a tutti, a partire proprio dalla vincitrice, che induce Benvegnù ad aggiungere: «Tutto questo mi convince sempre di più dell’importanza di un’educazione continua all’arte e alla bellezza, indipendentemente dal percorso di studi o professionale che si scelgono: sono attività che aprono la mente, aiutano a capire il mondo e ci fanno stare bene».
A presiedere la cerimonia di premiazione c’è stata la dirigente scolastica Wilma Proglio, la quale ha così commentato: «Ringrazio i docenti che hanno coordinato il progetto: e i componenti della giuria, rappresentativi di tutte le anime del nostro Istituto comprensivo, docenti e genitori dei tre ordini di scuola, perché hanno valutato i lavori con passione e attenzione. Grazie in particolare al presidente di giuria Valerio Berruti per i ragguagli tecnici sul concetto di logo e la sua declinazione. Tutti i lavori dei ragazzi hanno dimostrato creatività, fantasia e hanno espresso uno o più aspetti caratterizzanti del nostro Istituto. Il logo vincitore, in particolare, rappresenta l’unità dei tre ordini di scuola e la continuità verticale del percorso educativo e didattico degli alunni».