Ha fatto il giro del mondo e interessato, seppure non in maniera diretta, anche alcune aziende del Cuneese l’attacco hacker
perpetrato ai danni dell’azienda statunitense Kaseya da parte di sconosciuti tramite il “ransomware” “Revil”, “malware” che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione. «Il numero di organizzazioni colpite non è attualmente noto, ma Kaseya stima che le aziende interessate dal “ransomware” siano circa 1.500», spiega Charles Carmakal, esperto di cybersicurezza. Secondo gli addetti ai lavori, il virus informatico sarebbe stato commercializzato nei forum clandestini dal maggio 2019 e sarebbe gestito da un soggetto sconosciuto che non accetta partner di lingua inglese e non consente ai partner di colpire i paesi della ex Repubblica Sovietica.