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L’opinione di Vittoria Poggio

Il Piemonte rilancia il turismo con nuove app per gli itinerari tra outdoor, arte e spiritualità, ma anche nell’emergente settore del wedding

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È il momento di rilanciare in grande stile il turismo in Pie­monte e per farlo si possono provare al tempo stesso soluzioni innovative oppure tradizionali. Con l’obiettivo di incassare grandi risultati.
Nel primo caso, come spie­­ga Vittoria Poggio, as­ses­sore regionale alla Cul­tura, al Turismo e al Com­mercio, si fa leva sulla cultura: «La promozione e la crescita del turismo sono obiettivi prioritari per lo sviluppo del territorio, an­che nell’ottica della crescita civile, culturale e sociale delle località ospitanti e dei visitatori».
La ricchezza culturale, in par­ticolare, trova un sostegno fondamentale nelle ri­sorse tecnologiche: «Ogni provincia del Piemonte è intensamente caratterizzata da segni della religiosità popolare, immersi nei di­versi paesaggi e nella storia locale. La possibilità di fruirne in autonomia, grazie alle tecnologie digitali, è un’eccezionale oc­ca­sione, e l’aver creato spe­­cifici itinerari per legarli all’offerta dei servizi turistici aumenta l’appeal della nostra offerta, unendo cultura, spiritualità, ambienti naturali e attività all’aria aperta».
L’Assessore si riferisce a un app (“Chiese a porte aperte”) che consente di seguire itinerari a piedi o in bicicletta, nelle province di Torino, Asti e Cuneo tra turismo, outdoor, arte e spiritualità, ritrovando gli stessi tracciati anche sul portale regionale online Pie­montesca­pe.
Ma c’è pure un altro aspetto e si lega a “Piemonte for wedding”, ovvero a quelle attività promozionali, ma­ni­fatturiere e anche turistiche che orbitano attorno ai matrimoni. ­
Location prestigiose per nozze indimenticabili? In Piemonte non mancano. «Il prodotto legato al wedding», afferma l’assessore Vittoria Poggio, «è stato inserito nel nostro programma 2021 per la sua importanza economica, con l’obiettivo di sostenere la grande articolazione di piccole imprese che coinvolge. Il settore interessa migliaia di operatori: dal servizio fotografico e video, al trucco-acconciatura, dall’intrattenimento mu­si­cale all’animazione, dal­­­la grafica agli allestimenti floreali, fino al ristorante e all’ospitalità. Tutti àmbiti che possono dare un importante impulso alla ripartenza del Pie­monte».
Da questo punto di vista, le prospettive sono più che incoraggianti.
La sensazione è che non ci siano solo ricadute negative dopo lo stop imposto dal coronavirus: si può ripartire con grande entusiasmo, sviluppando idee innovative o, comunque, riprendendo quei temi che già in precedenza si stavano sviluppando. Perché quella del turismo è una risorsa che decisamente promette di regalare al Piemonte tante belle sorprese.

BaNNER
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