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«Quest’opera è una vittoria del territorio»

Inaugurata la pista ciclabile frutto della sinergia tra la Regione e i Comuni di Alba, Grinzane e Roddi

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All’incrocio di Can­tina Roddi, ad Alba, nei giorni scorsi, è stata inau­gurata la pista ciclabile che mette in collegamento la “capitale delle Langhe”, Grin­zane Cavour e Roddi.
Al­lac­ciandosi alla pista di corso Barolo, il nuovo tratto prende il via da Cantina Roddi, nel punto di intersezione tra la Strada Provinciale 7 proveniente da Roddi e la Strada Provinciale 3 che collega Alba (corso Barolo) e Grinzane Cavour.
Le piste, una per lato della carreggiata sul tratto Cantina di Roddi-frazione Gallo, hanno una lunghezza di circa 1 chilometro e 450 metri e una larghezza pari a 1,5 metri. Mentre lungo il tratto verso Roddi, la pista è solo una ed è posta sul lato destro.
Si completa così il collegamento ciclabile tra Alba, Grinzane Cavour, con il Ca­stello patrimonio Unesco, e il tracciato “Bar to Bar” lungo il fiume Tanaro, raggiungibile dai ciclisti attraverso la strada in località Ponte Talloria.
L’opera è stata realizzata con un investimento complessivo di poco superiore al milione di euro, grazie ai contributi dei Comuni di Alba (319mila euro), Grinzane (81mila eu­ro) e Roddi (circa 5mila euro) e al co-finanziamento della Regione Piemonte (608mila euro) attraverso il bando di finanziamento “Per­corsi ci­cla­bili sicuri”.
«È un momento importante per ringraziare chi si è impegnato attivamente per la realizzazione di questa pista ciclabile fondamentale», ha dichiarato il sindaco di Alba Carlo Bo, «Ringrazio la precedente Amministrazione che è stata lungimirante partecipando al bando “Percorsi ciclabili sicuri” per il finanziamento regionale di circa 600mila euro e poi una parte importante è stata investita dal Comune di Alba. Ringra­zio la nostra Ri­partizione Opere Pub­bli­che. Ringrazio anche i Sindaci perché quest’opera è un bell’esempio di collaborazione sinergica tra diverse amministrazioni del territorio. Lo abbiamo fatto su questo progetto e lo facciamo anche su altre questioni che riguardano la nostra area».
«Ringrazio tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione dell’infrastruttura», ha
ag­giunto l’assessore alle Opere Pub­bli­che del Comune di Al­ba Mas­simo Reggio, «I lavori non so­no ancora completamente terminati. Questa è una cerimonia di apertura e presa in carico anticipata del­la pista per consegnarla il prima possibile ai cittadini. Seguiranno altre iniziative inaugurali che coinvolgeranno tutti i soggetti coinvolti».
«Quest’opera collega Alba alla Langa del Barolo», ha spiegato il sindaco di Grin­zane Cavour Gianfranco Ga­rau, «Ringrazio l’attuale Am­ministrazione di Alba guidata dal sindaco Carlo Bo e la precedente Ammi­nistra­zio­ne del sindaco Mau­rizio Marello. Inizial­mente, vi­sto l’importo, sembrava un progetto irrealizzabile. L’ab­bia­mo condiviso e siamo riusciti a concretizzarlo grazie alla Regione Pie­monte e alla si­nergia con Alba e Roddi».
Queste, invece, sono le parole del primo cittadino di Roddi, Lorenzo Prioglio: «Inizial­mente si pensava di far partire l’opera da Cantina Roddi e arrivare alla chiesetta di Sant’Antonio. Ma, non potendo far passare la pista davanti all’incrocio pericoloso del­l’Enomotel, si è pensato di far­la deviare verso il fiume Talloria per un congiungimento con la pista lungo il fiume Tanaro che arriva da Alba. Si può così pedalare fi­no a Govone e Pollenzo accedendo pure al percorso “Bar to Bar”».
«Questa infrastruttura, frutto di un lavoro di squadra tra amministrazioni locali, ha un valore ag­giun­to», ha affermato l’assessore regionale a Infrastrutture ed Opere Pub­bliche Marco Gabusi, «La si­nergia tra Co­mu­ni è un esempio che noi in Regione dobbiamo utilizzare come modello per completare il sistema ciclabile del Pie­monte. In­sieme al presidente Cirio, abbiamo l’ambizione di portare il Piemonte a essere la regione con più chilometri di piste ciclabili in Italia».
Alla cerimonia inaugurale han­­no partecipato anche il presidente del Consiglio Co­munale di Alba Do­menico Boeri, insieme ai consiglieri Stefania Ba­locco, Alberto Gat­to, Ro­san­na Martini e Daniele Sobrero.