Bra: Giorgio dell’Arti ospite dell’Attraverso Festival

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Roma, 22 / 01 / 2004 : ritratti di Giorgio Dell'Arti. ©Riccardo Musacchio / FARABOLAFOTO Roma, 22 / 01 / 2004 nella foto: Ritratti di Giorgio Dell'Arti nel suo ufficio La Vespina Edizioni in Via del Plebiscito 107 ph Riccardo Musacchio / FARABOLAFOTO

Attraverso Festival propone il secondo appuntamento in provincia di Cuneo con la presentazione braidese dell’ultimo libro di Giorgio Dell’Arti, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e storico italiano, fondatore del supplemento settimanale Il Venerdì di Repubblica: l’appuntamento è per mercoledì 28 luglio (ore 18.30), presso il Cortile di Palazzo Traversa a Bra, per la presentazione del libro  “Onorevoli Duellanti, ovvero Il mistero della Vedova Siemens” (La Nave di Teseo).

Nel romanzo di Giorgio Dell’Arti, si narra una storia vera ambientata nel mondo della politica italiana dei primi anni del Novecento. Una cronaca lucida e imparziale, raccontata nei minimi particolari e totalmente fedele ai resoconti che furono fatti al tempo su quotidiani e periodici. E sicuramente la stampa è uno dei protagonisti dell’opera: l’autore narra infatti parte della storia filtrandola attraverso gli occhi di reporter d’assalto intenti a cercare di carpire più informazioni possibili su un caso politico decisamente sopra le righe.

La vicenda prende avvio durante un’interrogazione parlamentare datata 4 marzo 1910, che sfocia nel più totale caos: l’onorevole Eugenio Chiesa accusa i generali Prudente e Fecia di Cossato di intrattenere rapporti intimi con una possibile spia tedesca, la vedova Eleonora Füssli von Siemens. Chiesa si ritrova a dover fronteggiare non una, bensì cinque richieste di riparazione alle offese mediante combattimento.

I giornali si lanciano come avvoltoi su questa vicenda di spionaggio e di duelli cavallereschi di cui Dell’Arti segue tutte le fasi della preparazione – dalla scelta dell’arma alle modalità di svolgimento, che devono essere stabilite in concordia dall’offeso e dall’offensore. I cronisti e i fotografi seguono passo dopo passo le trattative per giungere infine allo scontro, ma i tempi si allungano e i contendenti rimangono fermamente arroccati sulle loro posizioni. La vicenda è talmente surreale che l’offensore diventa l’offeso, e allora bisogna riprendere daccapo le negoziazioni; nel mentre i reporter sono sempre sulle tracce dei duellanti. Finalmente l’11 marzo 1910 avviene il duello più atteso: quello tra Chiesa e Fecia di Cossato; l’autore ci offre il resoconto di Guelfo Civinini, giornalista del Corriere della Sera, e conclude l’opera mostrandoci il futuro di Eugenio Chiesa, uomo irruento e profondamente devoto ai suoi ideali, in seguito accanito ed eroico antifascista.