Questo evento, unico al mondo per tema e motivazione, che ha fatto di Limone Piemonte il suo centro focale, vive di una vitalità unica, e non già per l’acrobatica attività del suo Presidente, Dino Rossetti, deus ex machina, ma per l’importanza dei destinatari del Premio medesimo, tutti di ampia e diversificata appartenenza professionale e di ruoli.
Come tutti i premi anche questo si configura in un importante oggetto il cui pregio risiede, anche in questo caso, nella sua unicità, soluzione il cui giusto riconoscimento è da ascriversi all’Artista Carlà Tomatis che ha saputo, sia dare forma alla scultura sia andare oltre, con gli interventi su ciascuna delle opere stesse per crearne e salvaguardarne l’unicità.
Proprio fra gli artisti la più lontana ed esoterica, sia per provenienza, la Corea del Sud, sia per la tipologia delle sue creazioni, appare Kim Mi Hyo, che introduce nei suoi quadri la rappresentazione di elementi paranormali, per gli occidentali, ma propri di molte filosofie orientali. La Cultura italiana ha visto presente l’autore dell’esposizione dedicata a Pasolini, con un contributo unico al mondo, e per questo gira il mondo, un approfondito lavoro sul film “Il Fiore delle mille e una notte” con immagini provenienti direttamente dal set delle riprese effettuate in medio oriente nel lontano 1973.
La moltitudine dei personaggi di altissimo livello non ci permette di nominarli tutti singolarmente, ciascuno meriterebbe ben più di una semplice citazione e, come sempre, lo spazio come il tempo, non sono mai sufficienti. Molte artiste e molti gli artisti premiati, anche per la musica e la danza, non sono mancati gli uomini di scienza rivolti al sociale, e donne ed uomini di comunicazione ma, giustamente, la parte di maggior rilievo è stata dedicata ai protagonisti dell’industria nei suo differenti aspetti, da quella alimentare a quella ecologica, con particolare attenzione verso le brillanti menti di quegli operatori che, partendo da zero, sono state capaci di dar vita ad attività talmente importanti che avevano già ottenuto l’attenzione ai vertici dello Stato, talché erano stati ampiamente premiati da più di un Presidente della Repubblica.
Ma le quasi quattro ore di durata della Premiazione, hanno avuto una conduzione ineccepibile grazie a Gabriella Giordano la cui estesa esperienza internazionale le ha consentito di tenere il filo delle presenze ospiti enucleando il meglio da ciascuna di loro a beneficio della presentazione del Premio e dei Premiati.
c.s.