E’ la settimana del grande evento: la 100 MIGLIA MONVISO con il suo Village di tre lunghi giorni. La Fondazione Amleto Bertoni non lascia però indietro i suoi tanti e diversi impegni: Saluzzo Estate e Occit’amo.
Eccoci a ricordarvi i prossimi appuntamenti saluzzesi.
Mercoledì 21 luglio 2021 – ore 21.30
Arena FAB, Ex caserma Mario Musso, Piazza Montebello 1
CINEMA – JUDY
La trama – Judy, film diretto da Rupert Goold, è ispirato alla poliedrica figura di Judy Garland (Renée Zellweger), attrice, cantante e ballerina statunitense, nota al grande pubblico soprattutto per l’interpretazione di Dorothy ne Il mago di Oz. Una carriera brillante iniziata in giovane età, la sua, e proseguita con grandi successi – come Incontriamoci a St. Louis ed È nata una stella – che hanno accompagnato una vita ricca di tormenti, di amori finiti male e di drammi.
Siamo nel 1968 e Judy Garland, ormai esausta, è in un momento della sua carriera molto delicato: piena di debiti, senza casa e con una voce indebolita dagli anni. L’unica cosa che la spinge ancora a sorridere sono i suoi figli, Lorna (Bella Ramsey) e Joey (Lewin Lloyd), nonostante la cantante e suo marito siano in lotta per la loro custodia. Judy li vuole accanto a sé sempre, anche durante i viaggi di lavoro, perché loro sono la sua forza.
Le cose sembrano prendere una direzione giusta almeno dal punto di vista sentimentale, quando a una festa hollywoodiana la star incontra l’uomo d’affari Mickey Deans (Finn Wittrock), con il quale c’è feeling sin da subito.
Il problema fondamentale intorno al quale ruota la sua vita è il bisogno di denaro per sanare i suoi debiti e, dopo aver compreso che gli Stati Uniti non hanno più nulla da offrirle, Judy decide di volare a Londra, dove ha ancora un numeroso seguito. Si distacca a malincuore da Lorna e Joey e stipula un contratto con Bernard Delfont (Michael Gambon) per esibirsi nel suo celebre nightclub, The Talk of the Town, per 5 settimane. Ma le prove la innervosiscono e la lontananza dei figli non fa che acuire questo il suo stato di agitazione, non permettendole di dormire. La sera dell’esordio londinese, Judy viene rivenuta da Rosalynd Wilder (Jessie Buckley), incaricata di occuparsi di lei, insonne e imbottita di sedativi, ma riesce a esibirsi lo stesso e a riprendersi grazie all’affetto dei suoi fan.
Seguono performance tra alti e bassi, proprio come la sua esistenza, mentre tramite ricordi e flashback, la Garland riporta la memoria a trent’anni prima, quando all’apice del successo, una sedicenne Judy doveva subire il controllo della sua vita da parte dei manager. In questa strada piena di ostacoli, che il destino le ha messo davanti, la star riuscirà a superare i suoi conflitti interiori e ritornare a sorridere?
Mercoledì 28 luglio 2021 – ore 21.00
Arena FAB, Ex caserma Mario Musso, Piazza Montebello 1
CINEMA – COSA SARA’
La trama – Bruno Salvati è un regista di “commedie che non fanno ridere” e di film che “non vuole” e “non vede” nessuno. Si è separato da poco e controvoglia dalla moglie, e sospetta di essere già stato rimpiazzato da un’amante (con l’apostrofo, in quanto femmina). I due figli Adele e Tito sono l’una studiosa e volitiva, l’altro vago e cannaiolo. Nella sua vita all’improvviso irrompe una di quelle malattie dal nome impronunciabile e dal significato terribile: la mielodisplasia. Occorre un donatore di midollo da cui trarre le cellule staminali per uscirne vivi, e i donatori non sono necessariamente compatibili, o presenti.
Bruno Salvati è, fin dal nome, l’alter ego di Francesco Bruni, che in Cosa sarà racconta il suo incontro reale con la mielodisplasia.
Ma Bruni ha l’intelligenza di trasformare quello che poteva essere un film sulla malattia nella messa a nudo di una fragilità umana specificatamente maschile, e di affidare il ruolo del protagonista a Kim Rossi Stuart che ha in sé il giusto grado di incazzatura davanti all’inaccettabile, nonché quell’ombra che abita chiunque si sia trovato faccia a faccia con la morte.
La sceneggiatura, scritta da Bruni con la collaborazione dello stesso Rossi Stuart, si allarga come i cerchi nell’acqua, e il primo e (quasi) ultimo cerchio formano una piccola parabola sul bisogno di (af)fidarsi, soprattutto quando le probabilità di prendere una fregatura sono altissime. Nei cerchi interni si sviluppa la storia che scorre fluidamente avanti e indietro nel tempo, ripercorrendo l’iter di Bruno-Bruni per ricrearne lo spiazzamento frammentario e restituire le piccole rivelazioni incontrate lungo la via:
la generosità di una figlia, la paura muta di un figlio, la solidità di una ex moglie, il pragmatismo di una dottoressa sbrigativa e battagliera, la gentilezza di un infermiere, il senso di colpa di un padre che non ha saputo esserlo, ma non ha smesso di amare i suoi figli.
È un modo lieve e autoironico di raccontare un gigantesco spavento che rimane come monito della propria impermanenza, e come rivelazione (a se stesso prima che agli altri) di quelle caratteristiche di “debolezza e fragilità” che la malattia mette solo in maggiore evidenza e che rendono molti uomini più impreparati di quelle donne “che hanno sempre ragione” anche quando non sono perfette, “perché a noi quelli perfetti non ci piacciono”. Cosa sarà è un modo di raccontare quando non ci si è capito niente, ma qualcosa si è imparato, senza magari sapere ancora bene cosa.
Mercoledì 28 luglio 2021 – ore 19.30
Ex Biblioteca Civica, via Volta
START EXTRA – Inaugurazione PREMIO MATTEO OLIVERO
Giovedì 29 luglio 2021 – ore 21.30
Arena FAB, Ex caserma Mario Musso, Piazza Montebello 1
JAZZ FESTIVAL
Mercoledì 4 agosto 2021 – ore 21.30
Borgo Maria Ausiliatrice – Saluzzo
CINEMA – TRASH – LA LEGGENDA DELLA PIRAMIDE
La trama – Slim è una scatola di cartone logora e stazzonata; Bubbles una bottiglia da bibita ammaccata a mezza sgonfia. Entrambe si ritrovano sul pavimento di un mercato, destinate a finire nel secchio della spazzatura. Ma a sorpresa incontrano il piccolo Spark, la confezione vuota di una batteria che mostra sul retro il logo del riciclo: un simbolo che Bubbles riconosce come quello della Piramide magica, quel posto di cui fra i rifiuti si favoleggia come l’unico in cui potrebbero ritrovare una seconda vita. Insieme ad altri scarti i tre escono dal mercato e iniziano la loro avventura sulla strada, scansando nemici come i Risucchiatori di immondizia e i terribili Predatori. Lungo la via troveranno alleati e traditori cercando di portare a termine la loro impresa. Trash è l’opera prima di Luca della Grotta e Francesco Dafano che ambientano le loro creature di animazione in luoghi reali.
La mission è quella di raccontare una favola che insegni ai bambini (e agli adulti!) il potere del riciclo. E l’intelligenza degli autori sta nel trasformare questo messaggio in uno più ampio e universale di ricerca identitaria per chi nella vita si sente un dimenticato e merita una seconda chance.
Mentre Slim è infatti rassegnato al suo status di spazzatura e invita i suoi amici ad accettare il loro destino, Bubbles crede che ci sia qualcos’altro in serbo per lui, e anche il piccolo Sparks sogna un futuro in cui non sentirsi più “vuoti, consumati, finiti”. Ma la ricerca di un’alternativa comporta dei rischi, la paura di perdersi e la necessità di fare squadra per spuntarla sugli ostacoli e le avversità. Trash è dunque una storia sul valore delle seconde possibilità che possono esserci per tutti, ma ci invita ad andarcele a cercare, e in qualche modo a guadagnarcele, meglio se aiutandoci l’un l’altro. Un messaggio assai utile in questo momento di rassegnazione all’immobilità e a quel distanziamento sociale che fa presto a sfociare in mancanza di solidarietà.
Mercoledì 11 agosto 2021 – ore 21.30
Castellar – Piazza
CINEMA – MA COSA CI DICE IL CERVELLO
La trama – Ma cosa ci dice il cervello, è una commedia del 2019 diretta da Riccardo Milani. Giovanna Salvatori (Paola Cortellesi) è una donna tranquilla, quasi banale, separata dal marito Enrico (Giampaolo Morelli), con un lavoro al Ministero e una figlia preadolescente, Martina (Chiara Luzzi), con cui non ha un gran rapporto. La sua vita piatta e monotona è in realtà una copertura per il suo vero lavoro, quello di agente segreto per la Sicurezza Nazionale. È per questo motivo che quando Giovanna non è in servizio cerca sempre di non dare nell’occhio e di mantenere un’aria noiosa e dimessa (aspetto che la madre Agata – Carla Signoris – non manca mai di farle notare).
Un giorno la sua compagna del liceo Tamara (Claudia Pandolfi) la chiama per vedersi con i vecchi compagni di classe, che entrambe negli anni hanno perso di vista: sono Francesca (Lucia Mascino), Roberto (Stefano Fresi) e Marco (Vinicio Marchioni), con cui all’epoca formavano il gruppo dei “Fantastici 5”.
La rimpatriata è un successo e i vecchi amici ricordano con affetto e risate gli anni della giovinezza; condividono anche le angherie che subiscono nella vita quotidiana dalla gente ignorante e prepotente, e questa rivelazione porta Giovanna a decidere di vendicare i quattro compagni che, anche se l’hanno compatita per il suo lavoro noioso, non sanno quali mezzi abbia realmente a disposizione.
Si mette quindi sulle tracce della donna che a confutato la diagnosi della sua amica Francesca che di lavoro fa il medico, aggredendola e pretendendo di avere una miglior preparazione da internet; poi è la volta del padre che ha tramortito con una testata Marco, allenatore di calcio di una squadra di bambini, e ancora rintraccia il passeggero che ha colpito alla testa Tamara, assistente di volo, rifiutandosi di spegnere il cellulare, per finire con l’alunno che bullizza Roberto, insegnante di italiano. Tutto, ovviamente, continuando nelle sue missioni a caccia di malviventi e terroristi.
c.s.