Per ora sono Castellinaldo d’Alba, Canale, Vezza d’Alba, Guarene, Govone, Magliano Alfieri, Castagnito e i “confratelli astigiani” di San Martino Alfieri e San Damiano d’Asti: i cui sindaci e delegati, riuniti nel municipio castellinaldese all’indomani delle calamitose precipitazioni del 13 luglio scorso, hanno chiesto aiuto al presidente della Regione Alberto Cirio.
L’incontro, organizzato dal sindaco “padrone di casa” Giovani Molino e dal collega e senatore priocchese Marco Perosino, ha visto la presenza dello stesso Governatore: ed è stato come una doverosa reazione istituzionale vista la gravità della situazione sul fronte agricolo ma anche idrogeologico.
Ora ne sono stati resi noti i contenuti: giusto il tempo di metabolizzare criticità destinate a lasciare conseguenze nel territorio, sotto il profilo sociale ed economico. Un territorio che -vale la pena di segnalarlo- ha ancora bisogno di far quadrato al suo interno: e superare le diatribe da piazza, vera o virtuale che sia, circa ad esempio l’utilizzo dei cannoni antigrandine. In un’area sostanzialmente piccola come il Roero, in cui l’agricoltura ha un peso specifico forte anche in termini di attrattiva, turismo ed economia circolare, i sorrisetti dei sparuti, ma queruli “io lo avevo detto” sono fuori luogo, almeno per il momento.
Torniamo all’incontro di Castellinaldo: i primi cittadini hanno stilato in primis una sorta di “road-map” a proposito del come procedere. Si tratta di una scaletta vera e propria di azioni, avviata in seno alle rispettive Commissioni comunali per l’agricoltura, per valutare i danni alle colture e la loro estensione geografica. Consapevoli della gravità della situazione, seppur non sistematica -ma, in alcuni punti, con danni su scala pluriennale- i sindaci hanno voluto essere chiari nelle richieste all’autorità regionale: credito agevolato, detrazioni fiscali, contributi in conto capitale per infrastrutture, estensione del contributo integrativo per le polizze assicurative.
Da parte dei Comuni, anche l’impegno a raccogliere le richieste di danni per allagamenti ad abitazioni private. «I Comuni, infine -ha spiegato Perosino, ringraziando Cirio per la presenza alla seduta, e la vicinanza alla questione dimostrata già nelle ore immediatamente successive ai fatti di martedì sera- un intervento a ristoro delle spese per il ripristino di strade, fossi, banchine fortemente danneggiate e reintegrate d’urgenza in parte». Con l’intervento delle amministrazioni civiche coinvolte, e dei privati stessi, s’intende.
Paolo Destefanis