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Per Banca d’Alba «La cultura nuovo motore economico»

Il presidente Cornaglia: «Nel 2021 abbiamo erogato 300.000 euro a sostegno degli eventi internazionali e locali del territorio»

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«La cultura, esattamente come il turismo è uno dei motori strategici per lo sviluppo del nostro territorio», sottolinea con determinazione Tino Cornaglia, presidente di Banca d’Alba. E aggiunge: «Uno strumento, che nel post pandemia è diventato con maggiore urgenza un’autentica e tangibile espressione di crescita civile, ma anche economica per il territorio di Langa Monferrato Roero che ha nel suo dna eventi e momenti aggregativi storici che sono parte della cultura e della tradizione locale. Appun­tamenti che sono stati in grado di varcare i confini nazionali, conquistando un pubblico di visitatori attenti al valore della qualità. A quell’eccellenza in ambito gastronomico a cui oggi, si è aggiunta quella nel settore musicale, artistico e culturale e a cui tutti noi siamo chiamati a rispondere, alla luce di una rinnovata e consapevole voglia di ripresa».

Per questo Banca d’Alba ha scelto di restare vicino alle tante associazioni che animano gli eventi culturali del territorio?
«Certo. Lo abbiamo sentito come un dovere. E non solo: ai tanti collaudati appuntamenti che di anno in anno si rinnovano, organizzati da associazioni più grandi e strutturate, abbiamo scelto di re­stare al fianco anche di eventi più piccoli, garantendo come Banca d’Alba un aiuto trasversale che possa davvero rendere sempre più vivo e stimolante, anche dal punto di vista culturale, questo nostro territorio. La missione di Banca d’Alba, com­patibilmente alle no­stre possibilità, è stata dunque quella di offrire risorse capillari al fine di perseguire una mission semplice, ma efficace: fare educazione e cultura sul territorio, considerando questo ambito al pari di quello economico. E aggiungo, puntando in alto, favorendo eventi e appuntamenti di grande qualità. E da questo pun­to di vista, possiamo solo imparare da chi è un esempio virtuoso: la Fon­dazione Ferrero con le sue spettacolari mostre biennali. Eventi che appassionano, ispirano, mettono in luce il passato e la potenzialità del futuro».

Venendo al calendario degli eventi che avete sostenuto si ritrovano davvero tanti spettacoli tra musica, letteratura, giovani e territorio…
«Complessivamente nel 2021 sono stati erogati 300.000 euro a supporto del territorio. Trentadue so­no stati gli interventi che abbiamo sostenuto: dai grandi festival con ospiti internazionali, alle piccole manifestazioni locali per riscoprire la bellezza di questa area riconosciuta per i suoi paesaggi patrimonio dell’Une­sco. Con­clude­remo la rassegna di eventi con la fiera nazionale della nocciola di Cortemilia che prevede il 29 agosto, il concerto di Giovanni Allevi con il coinvolgimento dei nostri giovani studenti. Credere nel territorio significa sostenere i suoi prodotti d’eccellenza come i grandi vini a cui si affiancano una molteplicità di eccellenze come la famosa nocciola Piemonte Igp. Il nostro istituto, avendo valenza regionale pone attenzione e sostegni anche in altri territori del Piemonte: nel Canavese garantiamo risorse al Carnevale di Ivrea così come alla festa dei fuochi d’artificio a Verbania sul Lago Maggiore».

Per concludere, presidente Cornaglia, questa pandemia ha davvero originato una nuova sensibilità?

«Penso proprio di sì. Ha “instillato” il desiderio di un cambiamento profondo, indirizzando gli interessi verso la musica, la cultura, la letteratura e l’arte. E noi sappiamo che tutto ciò determina anche una crescita economica. E noi come Banca d’Alba dobbiamo restare al fianco di coloro che hanno grandi idee e magari un po’ meno possibilità. È la nostra filosofia che applichiamo anche nei confronti del piccolo produttore di eccellenze».