Il Parco del Monviso ha ripreso la sua attività di sostegno e assistenza agli allevatori operanti nel territorio protetto, seguendo una visione dinamica del paesaggio alpino in cui natura e uomo cooperano in alleanza per la conservazione dei valori ambientali. Nei giorni scorsi sono state consegnate ad Ostana, in accordo con il Comune, sei vasche mobili da pascolo della capienza di 600 litri ciascuna, che saranno utilizzate da alcune aziende operanti in loco.
Ha preso parte alla consegna anche il presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti, che ha commentato: «Il Parco del Monviso continua nella sua azione concreta di miglioramento del rapporto tra uomo e montagna, fedele al suo ruolo di gestore della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso UNESCO. Le vasche da pascolo sono una necessità per gli allevatori, ma sostituire quelle già esistenti, spesso improvvisate ed esteticamente poco compatibili con l’uso in un paesaggio montano, garantisce un impatto minore sul territorio, che è frequentato anche da turisti ed escursionisti alla ricerca del bello».
Il Parco del Monviso aveva iniziato la diffusione sul territorio delle vasche mobili da pascolo nell’estate del 2018: dopo la temporanea sospensione dell’attività a causa della pandemia, l’Ente ha ripreso le consegne agli allevatori che ne hanno fatto richiesta. Le nuove vasche consentono una migliore gestione della risorsa idrica sull’area pascolata, riducono gli sprechi idrici grazie alla presenza di un galleggiante che controlla il livello dell’acqua presente e, potendo essere spostate durante la monticazione, possono ridurre i sentieramenti provocati dagli animali in movimento dalle aree pascolate alle zone di abbeverata fisse talvolta presenti nei pascoli alpini.
c.s.