La Valle Varaita, con un’altitudine che varia dai da 400 a 2.748 m, è uno dei patrimoni più preziosi delle nostre Alpi. Racchiusa dalla Valle Maira a sud, dalla Valle Po a nord e dalla Valle del Guil a ovest, è sovrastata dall’imponente gruppo del Monviso raggiungibile seguendo numerosi percorsi adatti a vari gradi di esperienza e di allenamento. Rigogliosa e ricca di spunti turistici, questa terra ha conservato il suo patrimonio culturale. Angoli inaspettati che profumano di arte e di tradizione, per un ambiente montano che era parte attiva della lungimirante Repubblica degli Escartons (con il cantone di Casteldelfino) e che custodisce ancora oggi una delle più antiche e importanti feste dell’intero arco alpino italiano (la Baìo di Sampeyre).
La Valle Varaita è anche la terra degli artigiani del legno, delle ceramiche di Rore e delle arpe di Piasco, famose in tutto il mondo.
E che dire delle specialità gastronomiche come le ravioles (gnocchi di forma allungata) o i “tomin dal Mel” (formaggette fresche) di Melle?
Le borgate alpine in pietra e tetti di ardesia, come Chianale e Bellino, sono silenziose testimonianze della storia di frontiera e autentico esempio di architettura montana. Chi ama la natura non potrà che innamorarsi del bosco dell’Alevé, la più vasta estensione di pino cembro in Europa (817 ettari), e dalle numerose possibilità di escursioni offerte da una valle che offre panorami mozzafiato sul Monviso e sui “tremila” delle Alpi Cozie. Non manca, poi, un’incredibile varietà di scenari: da estesi pascoli d’alta quota a laghetti cristallini come li Lago Bleu, oltre a molti eventi che rendono la Valle Varaita, specie in estate, una delle mete predilette del turismo d’Oltralpe e non solo.
Tra le escursioni da non perdere il Sentiero dei Sarvanot a Rore di Sampeyre: un’affascinante immersione alla scoperta del bosco e dei suoi magici abitanti.
Prezioso patrimonio alpino
Un’avvetura lunga settanta chilometri tra tornanti e vette