Il presidente della Pro Dronero Corrado Beccacini: “Assurdo chiedere il green pass a ogni gara”

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Corrado Beccacini (Foto copyright Ideawebtv.it)

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci dal presidente della Pro Dronero Corrado Beccacini, in merito alle recenti disposizioni circa la ripresa degli allenamenti e delle attività agonistiche nel calcio dilettantistico.

Leggendo con attenzione le complicatissime norme del protocollo per la ripresa degli allenamenti del calcio dilettantistico e giovanile credo che in molti tra gli “addetti ai lavori” abbiamo provato un misto d’incredulità e di rabbia per il fatto che ancora una volta politici lontanissimi dalla nostre piccole realtà hanno imposto norme che di fatto sembrano fatte apposta per scoraggiare un Movimento che sta cercando faticosamente di rialzarsi tra mille difficoltà.

Adempimenti burocratici di ogni tipo, con addebito di responsabilità sempre più grandi a carico dei Presidenti, in un contesto in cui al contrario si dovrebbe compiere ogni sforzo per una decisa semplificazione delle procedure varate in una situazione di emergenza, molto diversa dall’attuale con i numeri reali del contagio tornati ormai a ridosso dei minimi storici e nessun particolare motivo di preoccupazione immediata. Assurdo chiedere il green pass per qualunque partita anche amichevole tra Squadre agonistiche dei Settore Giovanili, così come pretenderlo per qualunque genitore voglia entrare da semplice spettatore all’interno di un impianto sportivo, dimenticando le enormi differenze tra un Palazzetto chiuso nel suo involucro di cemento ed un Campo Sportivo in erba all’aperto con rischio contagio pressochè nullo sia per i vaccinati sia per le altre persone.

Certamente la Pro Dronero anche per ciò che riguarda la Prima Squadra lascerà la più assoluta libertà di scelta ai propri giocatori se accollarsi volontariamente tutti i rischi immediati e a medio termine di questi vaccini sperimentali o più semplicemente portare di volta in volta prima della partita come fatto finora l’attestazione di un avvenuta verifica della propria negatività tramite tampone.

Sperando ovviamente che presto almeno ai nostri livelli attraverso l’adozione di un protocollo definitivo più sostenibile si possa tornare alla normalità con la fine di questo clima irrazionale da caccia alle streghe che sta spegnendo pian piano l’entusiasmo di tanti Dirigenti, senza i quali il calcio dilettantistico e giovanile difficilmente potrebbe ancora sopravvivere.

F.to Corrado Beccacini